Magazine Maternità
Mia madre ha pianto le lacrime che non pensava di riuscire a contenere. E' caduta in depressione perchè una prova così grande nella sua giovane esistenza non poteva neanche immaginarla.
Poi la vita insegna l'amore e di quell'amore mia madre si è rivestita ed è rinata.
Ed è così che la nostra famiglia piano piano si è allargata con l'arrivo di due bimbe "sane" anche se nel mentre ci siamo persi per strada un padre che a me personalmente, ma che penso anche ai miei fratelli, sarebbe mancato per tutta la vita.
Erano altri tempi. Quaranta anni fa un figlio con la sindrome di Down era considerato come un derelitto. Doveva rimanere chiuso in casa. Non poteva avere alcuna opportunità o possibilità di integrazione con la società dei "non malati".
Non sto neanche qui a raccontarvi tutte le lotte affrontate dalla mia famiglia per farlo inserire nella scuola pubblica ed in generale nella società. Quanti pregiudizi stupidi. Quanta ottusità.
Lallo
Sono cinque letterine che evocano un'immagine così piena di luce e dolcezza.
Lallo è sempre stato nel mio cuore il fratello perfetto. Ci siamo sempre cercati. Ci siamo sempre capiti. Ci siamo da sempre amati.
Nella nostra relazione così spontanea e naturale un ruolo fondamentale è stato comunque assolto da nostra madre che ha insegnato prima di tutti a noi sorelle a non avere paura dei pregiudizi degli altri ma anzi, a combatterli. Ricordo quante volte io e Claudia siamo state da lei riprese perchè non volevamo che Lallo partecipasse alle nostre festicciole di compleanno perchè poi gli altri bambini lo avrebbero preso in giro definendolo "mongoloide" e noi ce ne saremmo vergognate. Ne facevamo di pianti ma poi alla fine, con le buone o le cattive, lui veniva sempre con noi. All'inizio quando partivano gli insulti io e Claudia ci nascondevamo o quasi stavamo al gioco. Poi però qualcosa è cambiato. Il seme dell'amore, del rispetto, della compassione, quello della sensibilità d'animo era stato piantato. Arrivò anche il tempo in cui quei capricci non furono più necessari e chi si azzardava a dire qualcosa di brutto contro nostro fratello sarebbe stato pure picchiato.
E mentre da nostra madre abbiamo appreso le regole del cuore, con nostro fratello abbiamo scoperto l'amore incondizionato. La gioia del tutto nel poco. Grazie a Lallo abbiamo imparato a nutrire la pazienza, la dolcezza ed una forma di dialogo intelligente che oggi ci aiuta a crescere anche i nostri bambini. Con Lallo abbiamo acquisito il senso di responsabilità. Abbiamo maturato in anticipo quello del compromesso. Abbiamo risvegliato una sensibilità del cuore che apre all'altro nonostante la spinta innata verso gli interessi dell'io.
Con Lallo abbiamo ricevuto tutti un dono.
Noi siamo stati gli eletti!
La sindrome di Down
Oggi è la giornata internazionale della sindrome di Down.
Se fino a pochi decenni fa le persone con sindrome di Down erano considerate degli emarginati sociali, oggi io noto che grandi passi in avanti sono stati fatti soprattuto nel percepire questi bambini, questi uomini e queste donne, come parte integrante della nostra società.
Detto ciò ancora tanto deve essere fatto perchè il pensiero si trasformi in azione, perchè la caduta delle barriere mentali si trasformi in reali opportunità.
Io per questa giornata della consapevolezza vi offro in dono la testimonianza di due donne speciali.
La prima è quella di Barbara, la mamma di Killò, una Mamma fatta così. Così meravigliosa!!!!
La seconda è invece quella di Kelle, la mamma di Nella di cui già una volta vi parlai.
Ecco, queste sono due donne che nel loro piccolo della vita quotidiana condividono attraverso il loro blog la difficile ma anche meravigliosa esperienza di essere mamme di bambini speciali.
Bisogna continuare a parlare della sindrome di Down, bisogna condividere le esperienze, bisogna confrontarsi per sensibilizzare i cuori e risvegliare la coscienza di tutti!
La Primavera
Ed in questo giorno così speciale.... Bentornata mia amata Primavera!
Primavera non bussa, lei entra sicura, come il fumo lei penetra in ogni fessura, ha le labbra di carne, i capelli di grano,che paura, che voglia che ti prenda per mano. Che paura, che voglia che ti porti lontano
(F. De Andrè)http://www.mammafattacosi.com/2013/03/killo-sindrome-di-down-e-un-amore-senza.html
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