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Mia Martini e Free Love. La notte in cui morì un sogno

Creato il 24 gennaio 2014 da Pippo

Mia Martini e Free Love. La notte in cui morì un sogno

LE RIPERCUSSIONI NEGATIVE SULLA CARRIERA DI MIA MARTINI

Siamo in Svizzera alla fine degli anni '60 e precisamente " American College of Switzerland" dove il cantante Antonio "Tony" Gizzarelli e il bassista Carl Stogel suonano in un gruppo studentesco sotto l'egida dell'impresario Winthrop Rockefeller.

Terminata l'università, i due si trasferiscono a Roma dove vive il fratello di Le cose si mettono subito bene al punto che la band che non solo viene invitata a partecipare al primo Tra il 7 e l'8 maggio del 1971, una
Carl ( Steve Sogel) e il il padre dei due che riveste l'incarico di dirigente per la Columbia Pictures. Festival pop di Caracalla nell'ottobre del 1970, ma diventa il resident group del Piper di seconda apparizione a Caracalla accanto a bands qualiOsanna , Delirium e Trip , consacra i " Free Love" come una delle più promettenti realtà italiane e da quel momento, i Free Love incroceranno la sua storia con quella dell'allora debuttante Domenica Bertè, al secolo Mia Martini e soprannominata la "Julie Driscoll italiana". Via Tagliamento e trova immediatamente un contratto per la discografica Vedette che pubblica il loro primo 45 giri (" Sandy", " Il tempo di pietra", 1970). Pur essendo vagamente debitore allo stile dei primiNew Trolls , il singolo ha un riscontro e una stamina talmente interessanti da catturare l'attenzione delM° Piero Umiliani che recluta il gruppo per eseguire il tema del suo film " Roy Colt & Winchester Jack", che sarà anch'esso immortalato su 45 giri per la Cinevox (" Roy Colt" / Dove", 1970).
Caso vuole che Steve stia promettendo bene con la chitarra, al ché Carl e Tony pensano bene di coinvolgerlo in una nuova band e già che ci sono, chiamano a se anche l'amico batterista Gianni Caia. Nasce così la prima formazione dei Free Love.

Mia Martini e Free Love. La notte in cui morì un sogno

all'epoca sta suonando in giro per l'Italia accompagnata dal suo gruppo " La Macchina", composto dagli ex " I Posteri" Riccardo Caruso (voce e tastiere), Giorgio Dolce (chitarra), Giovanni Baldini (basso) e Daniele Cannone (batteria), con i quali inciderà anche una manciata di covers.
Intorno al maggio '71, viene notata dal discografico Alberigo Crocetta che le propone un contratto con la RCA a patto però di sbarazzarsi dei suoi musicisti il cui sound è ritenuto troppo duro.
Al momento, Mia probabilmente non se la sente di abbandonare i compagni ma per venire incontro alla discografica, accetta di registrare il suo primo singolo " Padre davvero" (RCA n° cat. PM 3589) con un'altra line up (chiamata anch'essa " La macchina") di cui fecero parte proprio alcuni componenti dei Free Love più il tastierista Stefano Sabatini che da allora cominciò a gravitare nel gruppo.

Al Festival Nuove Tendenze di Viareggio (27 maggio - 2 giugno 1971) Mimì però ci va con i vecchi compagni e vince malgrado le roventi polemiche inscenate dal suo compagno di allora Joe Vescovi dei . Quella sarebbe stata l'ultima volta che si sarebbe esibita con gli ex " I Posteri" (ovvero, la prima formazione della Macchina) che si congedano da lei lasciandola sola alla vigilia del Festivalbar dell'8 agosto 1971.

Sullo scioglimento della prima "Macchina" c'è anche chi sostiene che alcuni membri della band abbandonarono la cantante in quanto non se la sentirono di affrontare una tournée nazionale. Tuttavia, è plausibile pensare che il veto della RCA avesse influito non poco sullo scisma.
Comunque sia, a partire dall'agosto '71 Mia Martini si mette a caccia di nuovi musicisti per dar vita a una seconda formazionedella Macchina e il primo ad arrivare fu ancora Stefano Sabadini che abbandonò definitivamente i Free Love, sostituito da John Picard al violino elettrico e dall'organista Fabio Cammarota.

Dopo qualche mese di attività con il nuovo assetto (Caia, gli Stogel, Cammarota e Picard) però anche i Free Love devono separarsi temporaneamente per impegni privati: John e Fabio per sostenere gli esami di diploma di violino e Carl (che nel frattempo aveva cominciato anch'egli a collaborare con la nuova Macchina) per un viaggio in America.

A quel punto, e siamo circa nei primi mesi del 1972,
Gianni Caia e Steve Stogel rimasti disoccupati, raggiungono Sabadini nella nuova Macchina che finalmente acquisisce un'identità stabile ( Caia, gli Stogel, Sabadini e Montaldo) e parte in tournée con Mia Martini.
Nel mese di febbraio però, un destino crudele spezzerà la loro carriera.

Mia Martini e Free Love. La notte in cui morì un sogno

Ricorda così, il chitarrista dei In sintesi, la cronaca dell'epoca riportò invece così l'incidente:Libra Nicola di Staso in un'intervista ad Augusto Croce del 2008:
"Gianni Caia, 20 anni e Steve Stogel 23, sono morti sull'autostrada Salerno-Reggio Calabria nello scontro tra il loro pullmino e un autocarro. Gli altri due,Stefano Sabatini (18 anni) e Mauro Montaldo (20) sono ricoverati in gravi condizioni all'ospedale di Salerno. I quattro giovani provenivano da Siracusa dove sul loro Ford Transit erano diretti a Milano e a Torino dove erano stati ingaggiati per alcune serate. Nelle vicinanze di Salerno verso le 23, il Transit ha tamponato violentemente l'autocarro che lo precedeva".
"Ero amico di Gianni Caia, lavorava in un negozio di dischi a via Galli[...] Quando successe la disgrazia stavano suonando con Mia Martini. [...] Tornando la notte stessa da una serata nel Sud Italia per poter assistere ad un concerto di un gruppo inglese a Roma - me lo ha raccontato il loro autista del furgone che conoscevo -, un colpo di sonno e.... morirono Gianni e Steve [...]. Una vera tragedia."


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