Ritengo che non vi sia nulla di meglio che raccontare Miazzina attraverso i quadri di mio padre, Casalini Alberto.Lui ci è nato in quel piccolo luogo posto a balcone sul lago Maggiore.La ama da sempre e sempre la amerà.Da questo piccolo contributo all'arte di mio padre comincia la collaborazione anche con lui per la rappresentazione di quel luogo di mondo compreso tra le Alpi Lepontine ed il Lago Maggiore.Miazzina oggi non è quella nella quale sono cresciuto, dove ho passato gli anni della mia infanzia spensierata.E' un paese al limite.Gli abitanti sono circa 400. Le estati non sono quelle di una volta quando con i villeggianti si superavano abbondantemente le 1000 persone che giravano per i suoi vicoli e le persone che la visitano sono sempre di meno.Noi stessi la stiamo abbandonando.Grande ringraziamento a tutti gli amici che continuano a viverci ed a tenerla attiva.I progetti ci sono, ma manca qualcosa.Manca quello strano agglomerato di intresi, pallanzesi, varesotti, comaschi, pavesi e milanesi che la abitavano durante le estati degli anni '80.Tutto il mondo ora è vicino.Ma non perdiamo le nostre tradizioni per conoscere quelle degli altri.Non dimentichiamoci di tutte quelle storie che vivono ed albergano nel cuore delle nostre montagne.
Fabio Casalini