Trama del libro:
In un motel di periferia viene rinvenuto il cadavere di un poliziotto. Si è sparato alla testa con un fucile a canna doppia e ha lasciato un biglietto d'addio. Sembra un caso semplice, ma Harry Bosch, detective della divisione Hollywood a Los Angeles, non è convinto. Calexico Moore, il presunto suicida, stava indagando sul traffico di una nuova droga, il "ghiaccio nero", e Bosch sapeva che non aveva alcun motivo di togliersi la vita. Deciso ad andare fino in fondo, Bosch si fa mandare in Messico per continuare l'indagine iniziata da Moore.
Commento personale e recensione:
Nel complesso è un libro salvabile. Peccato sia troppo macchinoso e gli avvenimenti, calcolati al millesimo, si basano troppo sulla casualità. Il protagonista, Bosch, è insopportabile. Non giudico però il libro in base alla mia antipatia personale per quel poliziotto, egocentrico e con una moralità anarchica a senso unico. Ciò che fa lui va bene,. ciò che fanno gli altri è sbagliato. Ha un concetto dell'onore e del dovere tutto suo e si crede anche un grande sbirro, quando invece spesso riescono a metterglielo in saccoccia. O burocraticamente o anche sul campo. Al di là di questo la storia stenta un po' a decollare, ma l'ambientazione, Los Angeles nei primi anni novanta è ben costruita. Nel finale accadono cose troppo precipitosamente, dovute più che altro ad una sorta di masochismo neanche tanto velato, che caratterizza Moore, Insomma, si è letto di meglio.