Dobbs sembra avere più di qualcosa in comune con il personaggio creato della sua penna, il caro FU o per i più, Francis Underwood.
Di sicuro i due hanno in comune la rigidità e la serietà, le istituzioni, il potere e la politica sono cose serie e non si mischiano certo con racconti e serie televisive.
In soldoni è questo quello che dice il messaggio che lo scrittore, ex segretario di Margareth Thacher, ha inviato a Matteo Renzi.
Dobbs, appena scoperto dell’acquisto fatto dal premier ha sottolineato che il suo non è certo un manuale di istruzioni ma solo un racconto.
Perché parlare così?
Perché il Premier in tempi non proprio lontani (fine maggio) aveva dichiarato o meglio lanciato il sasso che tutto sommato si poteva anche tentare di prendere esempio da racconti e serie televisive e di provare strumenti ibridi.
Ora, di fronte a queste dichiarazioni è anche ovvio che Dobbs metta le mani avanti, il suo è solo un racconto, Francis Underwood per quanto come dice Obama è un uomo brillante e riesce a fare tantissime cose in poco tempo, è pur sempre un personaggio di fantasia, e quello che accade nel libro e nella serie televisiva, la sua scalata al potere all’interno della Casa Bianca di Washington, è totalmente frutto di fantasia.
Non si può certo basare il governo di una nazione su questo, Dobbs decisamente non ha torto a riguardo ad ammonire il premier italiano.
Certo Renzi che invitato a che tempo fa da Fabio Fazio ha alzato le mani quando il conduttore gli ha mostrato una clip tratta dalla serie tv dicendo: “Il potere è caricarsi su di sé la responsabilità degli altri; Quando c’è un disoccupato il potere deve fare in modo che trovi lavoro”.
Che il premier abbia una simpatia spiccata per la serie è lecito, ma entro certi limiti, prendere spunto dall’impegno e dalla forza di volontà insita in FU è un bene, emularne le gesta, no.
Potete vedere in questo video l’intervista a Michael Dobbs, sottotitolata in italiano.