La Triennale di Milano dal 10 maggio al 3 luglio 2011 presenta una grande mostra dedicata a Michel Comte. A cura di Walter Keller, dal titolo “Michel Comte. Crescendo fotografico”, l’esposizione che ripercorre la carriera di uno dei più grandi fotografi di moda e ritrattisti contemporanei.
Nato nel 1954 a Zurigo, Michel Comte apprende da autodidatta l’arte della fotografia. Nel 1978, Karl Lagerfeld ne intuisce l’enorme talento e decide di correre il rischio di affidargli le campagne pubblicitarie per le case di abbigliamento di Ungaro e Chloé. Sono i suoi primi lavori internazionali. Ma soprattutto sono un successo. Comte si sposta quindi a Parigi, poi a New York dove comincia la sua collaborazione con Vogue America.
Nomade nell’anima e irrequieto nello spirito, di lì a poco si reca a Los Angeles dove decide finalmente di fermarsi. A chi gli domanda del perché di tanto vagabondare risponde prontamente: “Mi piace vivere sempre sul filo del rasoio. Appena ho la sensazione di non correre più alcun rischio nel posto in cui vivo, sento subito il bisogno di trasferirmi”. Suo nonno era un aviatore: “probabilmente – dice – il mio carattere è una sua eredità”. L’attrice Geraldine Chaplin, più volte ritratta da Comte, così lo descrive: “E’ un cavaliere errante della fotografia: un vagabondo, un avventuriero, un nomade con la macchina fotografica”.
Il percorso della mostra si snoda attraverso 87 immagini e 20 collage, ognuno composto da provini fotografici di vari rullini che permettono una visione estesa della complessità del lavoro di Comte, prima di arrivare allo scatto finale. La scelta delle immagini in mostra fornisce una dimensione più ampia del lavoro del fotografo: non solo le famose campagne pubblicitarie o i famosi nudi ma un Comte ritrattista in bianco e nero. Immagini come quelle che immortalano Jeremy Irons, Frank Zappa, Penelope Cruz, Giorgio Armani e Julian Schnabel, solo per citarne alcune, rivelano una sensibilità e una capacità di introspezione meno conosciuta. Molti ritratti come quello dell’artista Louise Bourgeois, per esempio, sono immagini di grandi dimensioni che migliorano con il passare del tempo rispetto al loro scatto originale. L’idea è quella di presentare fotografie che ritraggano non soltanto personalità, personaggi famosi, musicisti o attori ma che siano anche una testimonianza del periodo storico in cui sono state scattate, gli anni ottanta e novanta.A partire dagli anni ’80 sono tantissime le campagne pubblicitarie che Michel Comte realizza per i più grandi marchi internazionali: Dolce & Gabbana, Armani, Nike, Versace, Revlon, Lancôme, Hennessy, Swatch, BMW, Mercedes Benz, Ferrari, Jaguar, etc. Grazie ai numerosi lavori commissionati ben presto il fotografo sviluppa un suo alfabeto visuale: “oscillando – dice Walter Keller – tra scene altamente elaborate in stile cinematografico e momenti di grande intimità, di inaspettata penetrazione nelle anime degli esseri umani davanti alle sue lenti”.
Moltissimi sono i personaggi famosi che passano davanti al suo obiettivo per i più importanti giornali di moda internazionali – modelle, stilisti, artisti, attori, attrici, musicisti e cantanti che hanno fatto la storia della società e del costume contemporaneo. Ma se è importante per la crescita e la fama di un fotografo di moda chi ritrae e chi gli commissiona le campagne, è anche vero che Michel Comte è riuscito a fare del proprio nome, grazie al suo talento, un brand internazionale. “Ed è – come spiega Walter Keller – decisamente qualcosa in un mondo così estremamente competitivo come quello dello showbiz e della moda”.
Michel Comte Crescendo Fotografico
10 maggio – 3 luglio 2011
Triennale di Milano
Ingresso: 6,00/5,00/4,00
Catalogo: Carlo Cambi Editore
Orari: martedì-domenica 10.30-20.30 giovedì e venerdì 10.30-23.00