
Presentazione Libri Intervista a cura di Silvia Pattarini. Michele Gentile presenta Il dono (Masciulli Edizioni): «Una storia in bilico tra prosa e poesia, un libro solidale, con prefazione di Gianni Maritati, presentato con menzione d'onore a Casa Sanremo, che aiuta la casa famiglia "Chiara e Francesco" di Pomezia».
Michele Gentile, aforista e poeta, nasce a Ostia-Roma il 4 gennaio 1972. Legatissimo alla sua città, amante del mare e della natura, crede nell’assoluto e necessario valore della poesia come strumento di crescita intellettuale. Laureato in Lettere, è ideatore e organizzatore del premio internazionale di poesia per bambini e ragazzi "Un Mare di Poesia", ideatore e curatore del Festival Nazionale di poesia "La Rocca dei Poeti", ideatore e organizzatore della rassegna culturale "Lettere in Viaggio", ideatore e fondatore della Nazionale Italiana Calcio Poeti. Ha pubblicato i romanzi I Respiri del Mare, I Graffi del Buio, L'Orologio Parallelo per la narrativa, Sassi nel Fiume, Lungo il Sentiero, Io abito qui, D’Amaro e d’Amore, Ordalia, Nomenclatura di un tramonto, Aforismitudine, Il Dono, Ostia , L’urgenza della pioggia e Come il mare per la poesia.
Il dono
di Michele GentileMasciulli Edizioni
Fiaba | Poesia
ISBN 978-8885515970
cartaceo 12,00€
Quarta
È complicato inserire Il Dono in un genere letterario convenzionale. Il libro ha i connotati di una fiaba nel suo incedere, scritta a metà tra prosa e poesia. Essenzialmente è il fattore lirico ad alimentare le pagine dell’opera considerando che la poesia è presente non solo nei versi della breve silloge che chiude il libro, ma si mostra in tutta la narrazione di questa vicenda. È la storia del piccolo Giuseppino, rimasto orfano di madre, con un padre assente, e che trova sostegno in Amir, africano sfuggito ai conflitti del suo paese di origine. Il tutto è ambientato nel fantasioso borgo mediterraneo di Roccasolenne, dove il mare è sinonimo di libertà e speranza, dove il bambino si fa cullare dai suoi infiniti orizzonti, trovando sollievo in mondi immaginari e distanti.
Il Dono, che porta la prefazione di Gianni Maritati, scrittore e giornalista del Tg1, si configura anche materialmente quale dono, dato che l’intero ricavato delle vendite andrà a sostenere le attività della Onlus casa-famiglia “Chiara e Francesco” (www.chiaraefrancesco.it)
L'autore racconta
Diamo il benvenuto a Michele Gentile sul webmagazine culturale Gli scrittori della porta accanto. Entriamo subito nel vivo di questa intervista: come è maturata l’idea di scrivere Il dono?
Grazie Silvia. Con quest'opera volevo concretamente mettere un mio libro di poesia al servizio di qualcosa di importante. Partendo dalla bella e significativa frase di Massimo Troisi ne Il Postino: «La poesia non è di chi la scrive, è di chi gli serve» ho tradotto un'idea artistica in un vero e proprio progetto sociale.Il dono non è solo il titolo del libro, anticipiamo subito che l’intero ricavato delle vendite sarà devoluto in beneficenza, ci spieghi il tuo progetto?
Esattamente. In piena sintonia con il mio editore Alessio Masciulli ho stabilito di devolvere totalmente proventi e incassi del libro ad una Onlus di Pomezia che conosco personalmente, la casa famiglia "Chiara e Francesco" che ospita minori vittime di maltrattamenti e abusi. Chi acquista una copia del libro praticamente corrisponde il prezzo del volume come offerta a questa a casa famiglia. Per questo motivo il libro è stato presentato e premiato con una menzione d'onore lo scorso 6 febbraio a Casa Sanremo, durante il Festival.Un libro solidale particolare, è difficile inquadrare Il Dono in uno specifico genere letterario. Vi troviamo favola, poesia e prosa, ci anticipi qualcosa?
Il Dono è concettualmente una fiaba che poi ho scritto dando vita ad un ibrido letterario, una miscela di prosa e poesia. Il libro è in buona sostanza un romanzo breve che si conclude con una silloge poetica.Con Il Dono affronti delle tematiche molto attuali, ce ne vuoi parlare?
Ho cercato di evidenziare l'importanza di alcuni valori che considero essenziali; su tutti l'integrazione, la condivisione, il rispetto per le culture diverse dalla nostra. In più natura e cultura, binomio fondamentale per il buon vivere.Anche il mare svolge un ruolo di rilievo se non da protagonista…
Il mare è fondamentale nella mia vita. Non solo è una compagnia dalla quale traggo quotidianamente ispirazione ma rappresenta da sempre il mio punto d'osservazione privilegiato sul tempo che passa. È libertà, è l'anarchia di madre natura. Nel libro il mare è un personaggio che aiuta gli altri personaggi a resettare distanze e ricordi, un po' come avviene nella mia esistenza.È inutile chiedere alla pioggia le risposte che ti deve il mare. A volte abbiamo delle domande che restano in silenzio, ancorate in fondo al cuore, che aspettano solo il momento giusto per riemergere. Sono quelle domande che non hanno un punto interrogativo alla fine della frase ma dei volti, degli sguardi che non sappiamo decifrare e che ritroviamo disegnati sui vetri appannati dal respiro dei ricordi. Michele Gentile, Il dono
