Zio michele l'orco buono
Il caso Sarah Scazzi,nonostante il processo bloccato ed il rinvio a ottobre continua a far parlare di sè. Oggi i media trasmettono una sorta di memoriale del compagno di cella di Michele Misseri, tale Clemente. Per il detenuto che ha convissuto a stretto contatto con “zio” Michele l’uomo era un padre sofferente, e , massimo era il dolore e la preoccupaizone verso Sabrina. “Aveva sempre gli occhi lucidi, mi raccontava di quando faceva il contadino in Germania. Guardava sempre la foto di Valentina sposata e quella di Sabrina che giocava con un gattino bianco. Mi faceva molta pena”. ” Un giorno, davanti alla tv, si è commosso nel vedere un militare ucciso in Afghanistan. Aveva in mano la foto della famiglia, voleva restare tutta la vita in carcere e diceva che era come Barabba. Aveva chiesto più volte di parlare con il cappellano del carcere Don Saverio, ma quell’incontro veniva sempre ritardato. Un giorno mi disse che Don Saverio non lo voleva incontrare se non gli diceva la verità nel confessionale”. Michele è dunque un uomo sensibile, forse fragile.Nel frattempo però, forse spinto da qualcuno, zio Michele scrive un libro dove narra gli ultimi mesi della sua vita ovvero a partire dallo scorso anno in questi giorni. E, intanto lui, il contadino più osservato di Italia vorrebbe poter parlare con uno psichiata.
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