Giustamente, solo perchè ancora metto piede in uno stadio, mio figlio mi chiede della tessera del tifoso.
Me la sono cavata col gesto tipico che vuol dire: "Roba da grandi". Si è stato, e meno male perchè io la risposta non ce l'ho.
Mò è inutile ripetere chi ci guadagna, e le ragioni di chi dice che non si deve fare.
E manco 'sta cosa del Grande Fratello e della privacy mi appassionano, anche se a dire il vero le tessere somigliano a quelle CarteAura che ogni tanto mi infilavano nella buca delle lettere.
Io non lo so, potrei provare a dire quello che accade in zona mia.
Domenica, stadio di Sorrento, campionato di Prima Divisione.
La "corsia preferenziale" era un disgraziato con in mano un lettore ottico di evidente fattura vietnamita, che col caldo che faceva si è squagliato (sic). Quindi si entrava a fiducia anche perchè pure la lettura del documento era impresa difficile per il malcapitato.
Unica tessera del tifoso vista la teneva uno che si è insinuato al primo varco, poi davanti alla tribuna l'hanno giustamente cacciato a calci.
"Ma pecchè" ha chiesto "Ce vò pure 'o biglietto, nun avasta 'a tessera?"
Giuro che è vero, e comunque già me lo vedo a questo (e quanti altri?) sugli autogrill a scroccare panini e sui treni a viaggiare a gratis.
Io penso che scene così ne vedremo tante.
Comunque, se tifavo Cavese (absit iniuria verbis) pur di andare a Nocera di tessere ne compravo 10. Invece niente.
Se serviva a togliere di mezzo la "sfravecatura", ne compravo un chilo.
Invece niente.
Alla fine, ragionando ragionando, ho trovato la risposta per il mio tenero virgulto:
Figlio mio, la Tessera del tifoso è come il Telepass: serve a farti andare in un posto, il pedaggio lo paghi lo stesso, e se quelli dell'ANAS si svegliano storti devi pigliare comunque la Statale.Un poco come questi, ma si trattava del Medioevo e poi si faceva per ridere: