La fotografia mi piace molto, nonostante io non sia decisamente una grande fotografa, anzi. Mi diletto con qualche scatto con la mia misera digitale compatta e con il mio smartphone mi perdo in miriadi di apps per la fotografia, ma la questione si ferma lì: vuoi per il fattore tempo, vuoi per il fattore denaro o che altro… Mi piace molto la fotografia analogica ma sono scoraggiata dall’enorme popolarità che ha al momento e sopratutto dai costi di sviluppo e dalla difficile reperibilità delle pellicole. Ma vedremo, appena potrò ricomincerò lo scatto in Polaroid in ogni caso.
Dicevo, non sono una grande fotografa, ma apprezzo il lavoro altrui sulla fotografia: per questo quando mi trovo di fronte a qualche operazione interessante, apprezzo il buon lavoro svolto. E’ il caso dei tiny planets , risultati fotografici ottenibili in post produzione distorcendo la fotografia panoramica sino a renderla come un pianeta in miniatura, da qui il nome tiny planets. Grazie a Krossman ho scoperto questo fotografo che realizza tiny planets di città e luoghi:
Ci sono Berlino, Stoccolma, fondali marini… Sul suo blog anche le Olimpiadi londinesi e molti altri scatti interessanti realizzati con questa tecnica di post-produzione.
Ho trovato un altro esempio interessante di questa tecnica su questo blog