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Microorganismi da indossare

Creato il 21 gennaio 2015 da Alchimag

Prendono ispirazione dai quattro elementi (terra, acqua, aria e fuoco) e si chiamano come i pianeti del sistema solare. L'ultimo progetto di Neri Oxman, designer israeliana famosa per i suoi lavori sempre all' avanguardia - tanto da avere una cattedra al MIT (Massachusetts Institute of Technology) a Boston - è una collezione di abiti-microorganismi.

Ognuno è progettato per reagire chimicamente ad ambienti specifici: fotosintesi per trasformare la luce in energia, la biomineralizzazione rivolta invece alle ossa umane, o ancora la fluorescenza per illuminare le strade. Tutto è pensato per trasformare gli elementi atmosferici in elementi necessari per la vita, in una ricerca che unisce la stampa 3D (in questo caso di diversi materiali) e la biologia sintetica.

Ecco alcuni esempi:

Giove - un unico filo che si ispira sia alla forma che alla funzione del tratto gastrointestinale umano. Come è chiara la funzione visivamente, allo stesso modo lo è nella pratica visto che questo abito è stato pensato come un vero e proprio sistema organico per consumare e digerire biomasse, assorbire sostanze nutritive ed espellere i rifiuti.

Saturno - è coperto con una fitta trama pelosa per combattere i venti.

Mercurio -estensioni che salgono dalle scapole per proteggere la testa. La scocca stampata è progettata per contenere batteri per la calcificazione con l'obiettivo di far crescere delle strutture ossee vere che funzionino come esoscheletro di protezione.

E poi c'è anche la Luna - con una superficie pneumatica indossabile genera ossigeno e all'interno di tasche dalla forma sferica, si trovano delle alghe perfette per la purificazione dell'aria e la raccolta di biocarburanti.

www.materialecology.com

(C.R.)


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