Stando alle dichiarazioni di Microsoft, l’azienda terminerà ufficialmente il progetto Windows RT per focalizzarsi sulle due principali piattaforme: Windows (8+) e Windows Phone (8+). Non si tratta di semplici indescrezioni di corridoio, le dichiarazioni della senior executive Julie Larson-Green riportate dal Guardian non lasciano infatti spazio a fraintendimenti:
Abbiamo l’OS Windows Phone. Abbiamo Windows RT ed il (più) completo Windows. Non ne avremo più tre.
Il commento della dirigente Microsoft è arrivato nel corso di un seminario della UBS, una certezza dopo le voci di dismissioni che corrono ormai da mesi.
Julie Larson-Green non si è soltanto limitata a questa dichiarazione, ma ha anche spiegato quali siano stati i motivi di una simile scelta:
Windows su ARM, o Windows RT, è stato il nostro primo tentativo di creare un’esperienza d’uso più chiusa, circoscritta (come su iPad), che non avesse tutta la flessibilità di Windows, ma con le potenzialità di Office e tutte le nuove applicazioni. Così che si potesse dare un device RT in mano ai bambini, senza il rischio che si aprano accidentalmente pop-up, toolbar e altro da Internet Explorer ed essere in grado di dire, perchè si stanno aprendo tutte queste cose?
Quindi l’obiettivo era quello di sviluppare due diversi tipi d’esperienza, quella completa come sul proprio PC Windows (o sul Surface Pro) e quella più semplice di un tablet che può anche essere produttivo. Questo era il fine. Forse non abbastanza. Penso che non abbiamo saputo spiegarlo al meglio. Penso che non abbiamo differenziato abbastanza i device. Sono molto simili. L’esperienza d’uso è simile. Non fa (RT) semplicemente tutto quello che ci si aspetta da Windows.
Concordo pienamente con queste parole: Microsoft ha sbagliato con Windows RT, doveva differenziarlo maggiormente, fare capire agli utenti i suoi limiti fin dall’inizio. Se devo essere sincero, però, Microsoft avrebbe proprio dovuto saltare questo OS, lasciando spazio ai più performanti tablet con processore Intel Bay Trail e Windows 8, che offrono a prezzi bassissimi l’esperienza completa di Windows 8 e Windows 8.1 e si adattano perfettamente all’utilizzo in mobilità.
Microsoft ci ha messo 13 mesi a comprendere che questa differenziazione doveva essere spiegata meglio agli utenti, ma già dalle prime battute non era chiaro neanche agli addetti ai lavori quale potesse essere il senso di due OS paralleli, vicini, vicinissimi tra loro, ma distanti anni luce in termini di produttività. Il buco di oltre 900 milioni di dollari, ammesso da Microsoft proprio a causa del Surface RT ‘sopravvalutato’, non è servito per un vero rinnovamento per la seconda generazione.