Solo qualche giorno fa l’Antitrust aveva dato il benestare per l’acquisto di Motorola da parte di Google, così il colosso dei motori di ricerca ha avviato le procedure d’acquisto della società cinese. Nemmeno il tempo di concludere la trattativa che Microsoft ha annunciato che presto Motorola e Google saranno trascinati in tribunale per una questione di brevetti.
Microsoft accusa, supportata da Apple e Cisco, Motrola e dice che l’azienda cinese non rispetta i FRAND europei per i brevetti e concede questi ultimi a prezzi che sono tutto tranne che vantaggiosi. Per le tecnologie standard i brevetti devono rispettare alcuni termini, che devono essere non discriminatori ( nel senso ad un’azienda si e all’altra no) e ragionevoli.
Motorola è accusata di comportamento scorretto e così, Microsoft e le altre aziende la portano in tribunale. Nel caso del colosso dei computer, l’esempio che porta in aula è un laptop da 1000 dollari, 2300 brevetti di questo dispositivo appartengono a Motorola, poi ce ne sono altri 50 che appartengono sempre al colosso cinese.
Stando a quanto dice Microsoft, Motorola chiede 2 centesimi per i 2300 brevetit, ma 22,50 per gli alti 50. L’intenzione di ‘Googorola’ è quello di portare vantaggio alle proprie soluzioni rispetto a quelle del colosso dei computer. Sappiamo tutti che se il prezzo dei brevetti e di costruzione aumenta , aumenterà di conseguenza anche il prezzo finale di vendita e di conseguenza, il consumatore cercherà qualche cosa di più economico e con le stesse caratteristiche.
Queste le parole di Microsoft “ Se tutti agissero come Motorola, il costo dei brevetti sarebbe maggiore ai costi di produzione degli smartphone, dei pc, tablet e tutti gli altri prodotti. Questo farebbe aumentare di molto il prezzo sul mercato”.
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