Finalmente messo alla porta questo pagliaccio venditore di Folletto, che ha fatto di tutto per rovinare la Microsoft (...anche se quest'azienda è capacissima di rovinarsi anche da sola...)
Guardate questo video. Guardatelo bene. Il pagliaccio in scena è proprio Steve Ballmer, che la Microsoft ha voluto alla sua guida: un errore pari solo al lancio di Window Vista... Ad uno così, io non avrei affidato neanche la gestione di un chiosco di gelati.
Questo imbecille non ha capito che la gente che usa il PC per lavoro, e non per chattare con gli amici, non ama i cambiamenti continui. Non vuole imparare ad operare su cose vecchie scovando innovazioni di facciata sotto nuovi strati di cerone; non vuole essere aiutato come un bambino cieco e anche un po' scemo. Non vuole buttar via ogni due anni tutti i programmi perchè "incompatibili" con la nuova versione di Windows pre-installata d'imperio su quasi tutti i PC.
Siamo così passati dallo stabilissimo WindosXP (che in casi di crash di riconfigurava in due minuti con "ripristinio di uno stato precedente", al pachiderma Vista, pieno di cose inutili. Da qui a Windows 7, invecchiato in due anni, e ormai introvabile. Per passare a Windows 8, che rassomiglia ad uno di quei patetici, anziani signori che d'improvviso decidono di vestirsi da "ggiovani", col desktop a quadrettoni. Ma sotto il vestito, non c'è niente. Window 8 ha fatto proliferare programmi molto snelli - e anche gratuiti - che ripristinano fin dall'avvio l'interfaccia classica (a scelta fra WindowXP, Windows7 e altro). A furor di popolo, a novembre Microsoft dovrà lanciare un "pack" di aggiornamento, per ripristinare molto della interfaccia delle versioni precedenti.
Forse, a furor di calo di quote di mercato, Microsoft comincia a capire che il suo mercato non è quello di chi col PC ci gioca, ma di chi col PC ci lavora (o almeno cerca di farlo). Tafanus
L'articolo di Alessio Sgherza su Repubblica
Comprereste un'auto usata da costui?
E' un terremoto, ma forse non così inatteso: Steve Ballmer - ceo di Microsoft dal 2000, quando prese il posto di Bill Gates - ha annunciato che lascerà la poltrona "entro dodici mesi". Un regno lunghissimo per il mondo della tecnologia, che in 13 anni è cambiato in maniera così rilevante da essere un universo completamente diverso oggi. E non sempre Microsoft è stata in grado di adattarsi al meglio.
Nel 2000 Steve Jobs era
tornato alla guida di Apple da tre anni, ma non aveva ancora firmato il
definitivo rilancio di Cupertino. L'iPod, l'iPhone e l'iPad erano ancora
nomi senza senso, la diffusione di internet era molto indietro, Mark
Zuckerberg era ancora al liceo e Facebook non era nemmeno un'idea nella
sua mente. I social network erano un concetto da scienze sociali e anche
Google era agli albori.
Microsoft invece era già il leader
indiscusso nel mondo dell'home computing, ruolo che riveste ancora oggi
pur avendo perso un po' di quote di mercato a vantaggio di Apple.
Proprio nel settore dei sistemi operativi l'azienda ha avuto la forza e
un pizzico di lungimiranza, rimanendo il dominus. Windows è ancora
installato sulla maggior parte dei computer, fissi o portatili, venduti
nel mondo, e praticamente il monopolista per quanto riguarda i pc
aziendali. Il termine pc (che nasce genericamente come personal
computer, e anche i mac lo sono) è di fatto un sinonimo di Windows.
Eppure
proprio su questo settore, da un punto di vista squisitamente tecnico e
tecnologico, la Microsoft ha fatto di tutto per mettere a rischio
questo primato. Prima fu, nel 2006, il grandissimo passo falso di
Windows Vista: un sistema operativo pieno di difetti, che spaesava e
disorientava gli utenti abituati alla stabilità di Windows Xp. L'azienda
corse ai ripari con Windows 7, sicuramente un passo avanti nella
stabilità.
Ma la vera sfida è arrivata di recente, con il lancio di Windows 8. Un altro flop, di fatto, almeno per la critica, anche se ha conquistato quote importanti di mercato visto che è preinstallato su tutti i nuovi pc (...caro Sgherza, Microsoft non ha conquistato un bel nulla. Continua a godere della solidissima rendita di posizione da monopolista, costruita con i contratti di pre-installazione coi produttori di hardware. NdR).
Anche su W8 si sta correndo ai ripari: a novembre
l'aggiornamento farà ricomparire il tasto Start, il cui addio era stato
annunciato con la fanfara. Una scelta sbagliata, perché gli utenti
Windows, ormai è dimostrato, non amano le novità.
Certo, il
lancio di Windows 8 era una scelta obbligata per 'virare' l'azienda
verso il settore dei tablet (...no, Sgherza, non era una scelta "obbligata". Solo una scelta "sbagliata". Non si scimmiottano i giocattoli degli adolescenti con quello che dovrebbe essere uno strumento per la produttività. NdR)
Windows 7 versione touch è tutto meno che
usabile e se la sfida della tecnologia contemporanea è sulla
connettività in mobilità (smartphone e tablet) Microsoft non poteva non
muoversi. E in parallello a W8 è arrivato il lancio del Surface, il
tablet di Microsoft, questo davvero un flop: solo un milione e mezzo di
dispositivi venduti, contro stime (speranze?) dell'azienda di venderne
almeno due milioni.
Il prodotto Surface è buono, ma è arrivato
tardi in un settore già saturato dall'iPad (che rimane nell'immaginario
collettivo il tablet per eccellenza), dai Galaxy di Samsung e da decine
di cloni a basso costo.
Anche nel settore mobile la Microsoft di
Ballmer si è trovata a inseguire e ha puntato tutto sulla partnership
con la Nokia, che sugli smartphone era rimasta in netto ritardo. Due
giganti azzoppati, che hanno prodotto una linea di cellulari di
altissimo livello. Lo schema è chiaro: dispositivi targati Nokia con un
sistema operativo (Windows Phone) di casa Redmond. Non hanno invaso il
mercato, ma ne hanno conquistato fette interessanti.
Ma il vero
successo, indiscusso, è il settore Xbox, la console da videogiochi (ma
di fatto un multimedia center per vedere film, connettersi a internet)
il cui brand è al centro di molte attività della Microsoft. Basti
pensare che, dentro Windows 8, gli store per la musica e i video si
chiamano appunto Xbox Music e XBox Video. Lanciata nel 2001, le sue
varie evoluzioni (Xbox One, Xbox 360 e il mondo online Xbox Live) hanno
trainato la crescita di ricavi e la crescita in borsa dell'azienda.
Ballmer è stato il volto
di questi alti e bassi. La sua faccia simpatica e la presenza sul palco
dei keynote - assai meno scenografica di quella di Steve Jobs ma
decisamente folkloristica, come si può vedere nel video -
hanno accompagnato le fiere di tecnologia per anni. Ma gli azionisti, a
giudicare dal boom in borsa del titolo dopo l'annuncio del suo
abbandono, pensavano che fosse necessario una cambiamento. Che arriverà
entro un anno.