Di fatto, non ci sono limitazioni
Sull'argomento si era già espresso il responsabile di ID@Xbox, Chris Carla in occasione della GDC 2015, ma una nuova intervista, condotta questa volta da Eurogamer.net a Agostino Simonetta di Microsoft, facente parte della divisione ID@Xbox, ribadisce sostanzialmente che la parity clause, per come poteva essere intesa inizialmente, è definitivamente superata.
"A meno che non possa mai arrivare su Xbox, a causa di accordi di esclusiva siglati dagli sviluppatori con altri produttori", ha riferito Simonetta, "qualsiasi gioco può arrivare su ID@Xbox". Viene inoltre ribadita la raccomandazione a contattare direttamente i responsabili di ID@Xbox per discutere il modo migliore per presentare e promuovere il gioco indie sulla piattaforma Microsoft.
Rientra in questa linea anche l'idea di proporre qualcosa di nuovo o aggiuntivo per i titoli che magari sono usciti da diverso tempo su altre piattaforme, in modo da renderli in qualche modo più appetibili o "freschi" all'utenza Xbox One. In ogni caso, l'idea della parity clause come regola netta che impediva l'uscita di titoli indie su Xbox One nel caso in cui non potessero arrivare prima o in contemporanea su questa, va a questo punto completamente rivista, come d'altra parte è visibile da molti titoli annunciati in quest'ultimo periodo, già usciti su altre piattaforme.
Fonte: Eurogamer.net