Midnight Commander è una applicazione GNU con interfaccia testuale. La schermata principale consiste in due pannelli in cui si mostra il file system. Si usa come qualsiasi altra applicazione che funziona a riga di comando di Unix. I tasti freccia permettono di muoversi attraverso l'elenco dei file, il tasto Invio viene utilizzato per selezionare i file e i tasti funzione compiono azioni come cancellare, rinominare, editare, copiare file ecc. Le versioni più recenti di Midnight Commander includono il supporto per il mouse in modo da facilitare l'uso agli utenti.
Con Midnight Commander si può esplorare il contenuto dei pacchetti Deb e RPM e lavorare con formati di archivi comuni come se si trattasse di semplici directory, inoltre funziona anche come un client FTP o FISH (FIlesystem di SHell).
Tra le altre caratteristiche, Midnight Commander può rinominare gruppi di file, differentemente da altri file manager che permettono di rinominare solo un file per volta. Ciò risulta importante nella manipolazione di grandi quantità di file, per esempio nelle situazione in cui si deve modificare il sistema di nomenclatura degli stessi. Midnight Commander può anche spostare i file in altre directory nello stesso momento in cui le rinomina. Permette all'utente di specificare i nomi dei file originali e finali impiegando metacaratteri. Questo fa sì che si possano rinominare i file impiegando la potenza delle espressioni regolari disponibili in Unix o Linux, il tutto unito a una interfaccia utente interessante come quella di Midnight Commander. Tutte queste caratteristiche sono disponibili attraverso il menu File --> Rinomina/sposta. Premendo F1 si accede a una breve spiegazione delle opzioni, inclusi esempi su come usare i metacaratteri.
Le versioni ufficiali di Midnight Commander non supportano la codifica UTF-8. Esistono comunque delle patch non ufficiali fornite sia da Red Hat che da SUSE.
Midnight Commander include un editor chiamato mcedit che può essere usato indipendentemente da Midnight Commander. Questa applicazione permette di visualizzare il contenuto dei file e include l'evidenziazione della sintassi del contenuto dei file per alcuni linguaggi di programmazione, oltre alla possibilità di lavorare sia in ASCII che in esadecimale. Comunque sia, gli utenti possono sostituire mcedit con il proprio editor preferito.
Midnight Commander è incluso nella maggior parte delle distribuzioni Linux e viene distribuito sotto GNU General Public License. È molto popolare in Linux dato che è basato sulle librerie Ncurses e S-Lang, e in tal modo può essere eseguito in una console regolare, in un terminale X Window, attraverso connessioni SSH e qualsiasi tipo di terminale remoto.
Installazione:
Aprite il terminale e digitate:
sudo add-apt-repository ppa:webupd8team/unstable & sudo apt-get update
sudo apt-get install mc
Modificare i colori in Midnight Commander.
Primo metodo.
Per modificare i colori di default di Midnight Commander bisogna intervenire sul file ~/.mc/ini (per versioni di Midnight Commander successiva alla 4.8, il file su cui intervenire è invece ~/.config/mc/ini).
All'interno del file inseriamo quindi una nuova sezione chiamata [Colors], dove andremo a specificare i nuovi colori che vogliamo adottare.
In particolare la sintassi, assai semplice è questa:
<keyword>=<foregroundcolor>,<backgroundcolor>:<keyword>= ...
Quindi esistono due elementi principali: le <keyword> e i colori (con <background> si definisce il colore dello sfondo mentre con <foreground> quello di primo piano).ù
Per quanto riguarda le <keyword>, queste sono quelle che possono essere utilizzate:
Base colors: normal, selected, marked, markselect, errors, input, reverse, gauge
Menu colors: menu, menusel, menuhot, menuhotsel
Dialog colors: dnormal, dfocus, dhotnormal, dhotfocus
Help colors: helpnormal, helpitalic, helpbold, helplink, helpslink
Viewer color: viewunderline
Special highlighting colors: executable, directory, link, stalelink, device, special, core
Editor colors: editnormal, editbold, editmarked
Per quanto riguarda invece i colori, eccone alcuni: white, gray, blue, green, yellow, magenta, cyan, red, brown, birghtgreen, brightblue, brightmagenta, brightcyan, brightred, default.
La nostra sezione [Colors] all'interno di ~/.mc/ini dovrebbe avere un aspetto simile a questo, per esempio:
[Colors]
base_color=lightgray,green:normal=green:selected=,gray ...
Su questo sito c'è anche uno script che vi permette di testare le combinazioni di colori sul vostro computer prima di editare il file di configurazione di MC.
Una volta decisa la combinazione di colori perfetta, basterà ovviamente salvare il file ~/.mc/ini ( o ~/.config/mc/ini).
Secondo metodo.
Mentre fino a poco tempo fa, l'unico modo per cambiare i colori predefiniti in MC era quello descritto sopra, dalla versione 4.7.0-pre3 esiste un metodo diverso e più rapido.
Con quella versione, infatti è stata introdotto il supporto alle skin. Normalmente vengono installate già alcune skin con Midnight Commander, le potete trovare in /usr/share/mc/skins.
Per installare la skin è sufficiente aprire il file ~/.mc/ini (~/.config/mc/ini nelle versioni di Midnight Commander successive alla 4.8) con il vostro editor preferito e andare alla sezione [Midnight-Commander].
A questo punto andate alla voce skin= e inserite il nome della skin che avete scelto. Infine andate alla sezione [Colors] e cancellate il valore relativo alla keyword base color.
Salvate e uscite.
Per provare le varie skin disponibili basterà lanciare da linea di comando questa istruzione: mc -S $nomeskin Dove, ovviamente, $nomeskin sta per il nome della skin contenuta in /usr/share/mc/skins (non occorre aggiungere l'estensione .ini).
Screenshots.
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