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Midnight in Paris

Creato il 06 dicembre 2011 da Annanihil

Midnight in Paris

Questo è il “famoso” film con Carla Bruni. Famoso perché tanto si è discusso se fosse dignitoso o meno che una Première dame abbandonasse (anche se per poco) il suo ruolo istituzionale per uno in una commedia di Woody Allen.
Deciso che sì, poteva anche farlo, altre chiacchiere sono state sollevate dalle scenate di gelosia di Sarkozy sul set del film, prontamente immortalate da un paparazzo.
E ancora, pare che Allen, insoddisfatto della recitazione della Bruni, sia stato costretto a modificare sostanzialmente il copione e inserire un’altra attrice.
Ecco, togliete quel “pare” perché è proprio così.
Sì, Allen ha negato e fatto tanti complimenti alla Bruni...avrebbe potuto fare altrimenti?
Inoltre, non credo si sia trattato di un problema di recitazione, ma di qualcosa che sarebbe stato davvero poco gentile da dire...un problema d’età, di lifting. Woody Allen, e non solo lui, trova molto più ammalianti i giovani faccini.
Per spiegarvi mi tocca svelare un po’ la trama.
Osservando il film con attenzione, soprattutto se avete una predilezione per la sceneggiatura, noterete come per il personaggio della Bruni da guida turistica poteva benissimo diventare una guida di vita e d’amore per il protagonista. Scontato, ma questa era di sicuro l’idea di partenza. Allen ha poco da negare, ha tagliato proprio la ripresa notturna che tanto ha fatto ingelosire Sarkozy (sotto le foto). Ripresa notturna che c’è nel finale, ma con un’altra. Una deliziosamente carina e giovane che subentra nella storia in modo un po’ appiccicaticcio.

Midnight in Paris

Midnight in Paris

Ok, Carla Bruni a parte, di cosa parla il film?
Non andate al cinema seriosi, lasciatevi coinvolgere dalla storia, mettete da parte la ragione e accettate che a Parigi esista un punto in cui ti danno un passaggio verso l’epoca dei tuoi sogni.
Altro che DeLorean di “Ritorno al futuro”! Niente rotture! Aspetti e qualcuno passerà a prenderti.
In “Midnight in Paris” viaggiare nel tempo è molto semplice.
Ma è anche utile?
La vita ci delude e fantastichiamo su come, dove e quando poterle fuggire e vivere la vita dei nostri sogni.
Chi vive nel passato disprezza il presente e il futuro.
Chi vive nel presente non ricorda il passato e non progetta il futuro.
Chi vive nel futuro ignora il passato e si perde il presente.
Dobbiamo tener conto un po' tutto: passato, presente e futuro.


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