Le api sono le “sentinelle dell’ambiente” e il loro ruolo è importantissimo: sono, infatti, responsabili dell’impollinazione di almeno 70 delle 100 principali colture agricole e senza il loro prezioso aiuto non esisterebbero la maggior parte di frutta, ortaggi, foraggi per animali e colture per usi industriali, come il cotone o la soia.
Hanno, quindi, un ruolo importante non solo per la biodiversità e la ricchezza alimentare, ma anche per l’economia mondiale: una sola arnia contribuisce a un incremento produttivo delle colture agricole stimato in 1.200 euro l’anno.
Le api sono anche formidabili sentinelle dell’ambiente: le morie che hanno colpito anche il nostro Paese sono un forte segnale di allarme.
Proprio sulla importanza della salvaguardia dell’ambiente, che passa anche attraverso la promozione di un consumo responsabile e la necessità di tutelare il nostro patrimonio apistico, che sta vivendo anni difficili Melizia ha promosso lo scorso 26 marzo un “Talk e cooking show” sulla ricerca della sostenibilità in cucina durante il quale ha lanciato i vasetti di carta per il suo miele a dimostrazione di come l’ innovazione e la ricerca possano ricoprire un ruolo preziosissimo utile anche alla salvaguardia dell’ambiente
Mielizia ha così la sua linea di prodotti “Noi Apicoltori” con tre referenze innovative che rispondono alle esigenze del consumatore moderno, in cerca di prodotti rispettosi dell’ambiente e “antispreco”.
Moderatore dell’evento Allan Bay, giornalista e scrittore di cucina, che ha coinvolto nell’interessante dibattito lo chef Pietro Leemann, chef alimentarista fondatore del ristorante stellato Joia, il professor Andrea Segrè, agro- economista, presidente e fondatore di Last Minute Market, e Diego Pagani, apicoltore e presidente di Conapi, Consorzio Nazionale Apicoltori, la più importante cooperativa di apicoltori in Italia e una delle più importanti nel mondo.
Lo chef Pietro Leemann, uno dei più grandi interpreti dell’alta cucina naturale nonchè chef ambassador di Expo 2015, ha proposto la degustazione di tre suoi piatti “spreco zero” : Lato Dolce del Buono, To Bee or Not To Bee e Un Miele al Giorno toglie il Medico di Torno che rispecchiavano i suoi principi e la sua filosofia.