Luca ha inviato una fotografia che ritrae la darsena di Rimini. Quello che lo ha colpito al momento dello scatto è stato il contrasto di colori e luci presente.
Introduco la foto di oggi elencando le scelte fatte da Luca sulla sua Nikon D5000 con obiettivo 18-105 f/3,5-5,6: modalità manuale, ISO 200, 105mm, f/16 e 1/160. Il formato della foto è quadrato.
Composizione
Luca, la composizione di questo scatto è sicuramente il nocciolo di questa valutazione.
Per prima cosa vorrei affrontare con te l’effetto di compressione dato dagli obiettivi tele. In questo caso, scattare a 105mm (pari a 157mm sul formato 35mm) ha portato tutto su un unico piano. Così, il muro di mattoni sembra alla stessa distanza del pannello sulla sinistra (con la scritta Mare) e del molo, palesemente più distante.
Questo effetto non è modificabile dopo lo scatto, è necessario scegliere in anticipo l’obiettivo giusto (e la relativa lunghezza focale se zoom) in base all’effetto desiderato.
Spesso questa compressione è desiderabile, qui invece la cito come elemento di disturbo in quanto mette assieme, nella tua foto, almeno quattro texture molto differenti (pannello a sinistra, muro in mattoni, mare con increspature e molo di pietre) in un collage non armonico.
Il formato quadrato da te scelto per la foto viene di norma utilizzato per foto statiche, rassicuranti, quasi sempre speculari, con un soggetto al centro. Qui invece è presente uno sbilanciamento verso la sinistra e il basso, solamente in parte controbilanciato dal molo dove conclude il suo percorso il nostro sguardo, attratto dal piccolo elemento rosso in mezzo a tanto blu.
Non credo che una posizione di scatto differente ti avrebbe consentito di avere il lampione sul muro di mattoni più spostato a destra ma sono dell’idea che sarebbe stata la classica ciliegina sulla torta.
La composizione al momento dello scatto (o il successivo ritaglio) ha eliminato parte della scritta “Mare” che aveva un bel contrasto concettuale con il mare vero e proprio sulla destra. La posizione della scritta è proprio dove lo sguardo, per noi occidentali, “entra” nella foto. Quindi, quello che si trova in quella zona assume maggiore importanza e deve essere considerata con attenzione al momento dello scatto.
Altri tagli in basso, su quelle “foglie” stilizzate” non sono all’apparenza motivati da ragioni artistiche e quindi andrebbero evitati. Un classico formato due terzi avrebbe forse potuto ospitare una spirale aurea inversa ma sarebbe necessario conoscere bene il contesto per essere sicuri. Sicuramente, la più classica regola dei terzi avrebbe potuto trovare applicazione.
Ci sono elementi opposti molto apprezzabili nella tua foto: la parola mare rievoca il vero mare, la lampada sul muro richiama quella sul molo, il muro di mattoni fa coppia con il molo. Hai sicuramente percepito questi contrasti, cosi come hai ammesso di aver percepito ed apprezzato i contrasti di colore presenti tra colori opposti.
E’ difficile riuscire ad inglobare cosi tanti contrasti in un singolo scatto e di sicuro è ancora più difficile comporre lo scatto per dare una collocazione armonica a tutto, a questo non si può applicare una teoria assoluta ma va di volta in volta individuata una o più regole che ci vengano in aiuto. Solo per citare un esempio, i colori caldi devono avere un’area dello scatto molto inferiore a quelli freddi.
Messa a fuoco
Come ho potuto vedere dai dati EXIF, la distanza di messa a fuoco è su infinito, che tradotto vuol significare che la reflex ha creduto di dover mettere a fuoco l’orizzonte (o almeno il molo). Probabilmente, il tuo punto di messa a fuoco era quello centrale, sul cielo. Questo ha avuto delle ripercussioni sulla nitidezza della parte sinistra della foto, che troviamo leggermente sfocata.
Foto come questa, con diversi piani da mettere a fuoco a diverse distanze, beneficiano della messa a fuoco sulla distanza iperfocale: effettuando la messa a fuoco immaginando un soggetto situato proprio alla distanza iperfocale, ottieni la maggior profondità di campo possibile. In questo caso avresti dovuto mirare su qualcosa che si trovasse a circa 35 metri dalla reflex e poi, con il pulsante di scatto premuto a metà, avresti dovuto ricomporre lo scatto.
Luci e colori
Il bilanciamento del bianco scelto dalla tua Nikon è più caldo di quanto in realtà sarebbero i colori presenti sulla scena, lo si può intuire dalle rocce del molo che di norma tendono al bianco/grigio.
La modalità di misurazione da te impostata è quella media pesata al centro ma, non sapendo come è stata ritagliata l’immagine per ottenere il formato quadrato, posso solo supporre che il centro della foto fosse sul mare e che la prevalenza di blu abbia portato la reflex a scaldare l’immagine.
Un lieve raffreddamento in post riporta lo scatto alle tonalità più naturali.
Non sono presenti zone bruciate o con ombre profonde quindi l’esposizione è stata impostata correttamente.
Commento finale
Ho provato a modificare la tua foto riportandola al formato 2/3, ho cercato di massimizzare la nitidezza sulla scritta in alto ed ho bilanciato il bianco. Infine, un lieve aumento del contrasto e della vividezza per esaltare i colori che avevano attirato la tua attenzione.
Alla prossima foto!
Emi Delli Zuani è un fotografo-in-incognito. Divide la sua vita tra il lavoro e le sue escursioni fotografiche, i fai-da-te e la continua sperimentazione, tutto raccontato sul blog http://emidellizuani.blogspot.com.
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