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Miglioriamo il Porcellum. Per rifavorire Berlusconi?

Creato il 21 aprile 2011 da Lucabecattini

Miglioriamo il Porcellum. Per rifavorire Berlusconi?

Secondo Repubblica.it si andrebbe verso una Porcellum bis, modificando il sistema del premio di maggioranza al Senato.

Al momento infatti il cosiddetto Porcellum prevede due sistemi leggermente diversi tra le due camere: entrambe condividono un sistema proporzionale, ma se alla Camera il premio di maggioranza (così come le soglie da superare) scatta su base nazionale, al Senato si scatena quella che alcuni politologi definiscono “la lotteria“.

Infatti il premio di maggioranza (e le soglie) scatta su base regionale (eccezion fatta per Molise, Valle d’Aosta e Trentino Alto Adige, che adottano sistemi ancora diversi) determinando una situazione di incertezza del risultato finale, che può portare addirittura a maggioranze diverse nelle due camere.

Portando il premio di maggioranza su base nazionale anche al senato si andrebbe perciò a migliorare l’attuale legge elettorale, che necessiterebbe comunque di ulteriori modifiche.

L’attuale legge elettorale fu introdotta dallo scaltro Calderoli (che poi la definì Porcellum) negli ultimi 15 giorni del penultimo Governo Berlusconi, non rispettando, tra l’altro, la consuetudine della maggioranza dei 2/3 delle camere. Questo solo per sfavorire il successivo Governo Prodi, che infatti cadde dopo soli due anni.

Infatti di fronte a sondaggi che davano la Casa della Libertà per sfavorita il sistema elettorale fu modificato in modo tale da limitare i danni e far uscire dalla tornata elettorale un Senato più instabile possibile. Inoltre con questa legge viene eliminato il collegio uninominale che solitamente svantaggia la coalizione di destra.

Oggi pare che si voglia ritoccare questa legge, probabilmente con la solita prassi, ovvero votando a maggioranza e non rispettando la consuetudine che vuole un accordo tra maggioranza e opposizione, e le medesime intenzioni, ovvero mettendosi al sicuro anche al Senato.

Un accordo tra le varie forze in gara è peraltro molto difficile da raggiungere. Anche le opposizioni non sono compatte. Se a Casini infatti conviene un sistema di tipo proporzionale, è chiaro come a partiti maggioritari come il PD convenga un maggioritario, che tende a schiacciare le forze più piccole a tutta convenienza dei partiti più grandi.

Vedremo come andrà a finire.


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