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Migranti, altri 12 morti al largo delle coste turche. Tre bambini ed una donna annegati nelle acque dell’Egeo

Creato il 17 ottobre 2015 da Stivalepensante @StivalePensante

Almeno 12 migranti siriani sono morti nel rovesciamento del loro barcone di legno al largo delle coste turche mentre tentavano di raggiungere l’isola greca di Lesbo. Lo ha riferito la guardia costiera turca. La scorsa notte, invece, sono morti tre bambini e una donna, e un quarto bambino risulta scomparso nelle acque dell’Egeo. Dall’inizio dell’anno, secondo l’Organizzazione internazionale delle Migrazioni (Oim), sono più di 300 i migranti annegati nel Mar Egeo mentre cercavano di sfuggire a conflitti e povertà dei loro Paesi di origine.

(worldmaritimenews.com)

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Almeno dodici morti nel rovesciamento di un barcone al largo delle coste turche. Il barcone era partito dalla cittadina costiera di Ayvalik, nel nord-ovest della Turchia, ha riferito l’agenzia di stampa turca Anadolu, e si è rovesciato nel tratto di mare che divide Canakkale dall’isola di Lesbo. La Guardia Costiera ha recuperato 12 corpi e ha tratto in salvo 25 migranti, dopo essere stata allertata con un cellulare. Ci sono anche una quindicina di dispersi. A bordo sarebbero stati tutti siriani.

Tre bambini e una donna sono annegati e un quarto bambino risulta disperso in un’altra tragedia dei migranti che si è consumata nelle acque dell’Egeo. Come riportano i media greci, la Guardia costiera greca ha riferito che l’incidente, avvenuto la scorsa notte al largo dell’isola di Kalymnos, è stato provocato dal ribaltamento del gommone sul quale viaggiavano i migranti. La Guardia costiera ha tratto in salvo altre 13 persone che si trovavano sul gommone, mentre proseguono le ricerche del bambino disperso. Non sono state anche divulgate le nazionalità. Giovedì, a causa della collisione tra un’imbarcazione di migranti ed un’unità della Guardia costiera greca durante un tentativo di salvataggio al largo dell’isola di Lesbo, erano morte altre sette persone, tra le quali tre bambini e un neonato.

In migliaia in Croazia nonostante stop Ungheria. Migliaia di migranti si stanno riversando dalla Serbia in Croazia, sperando di raggiungere l’Europa occidentale, nonostante la decisione dell’Ungheria di chiudere il suo confine con la Croazia. Poco dopo la mezzanotte la polizia ungherese ha tirato un recinto di filo spinato su un passaggio sul confine con la Croazia, dove sono passati circa 140.000 migranti da metà settembre. La Croazia ha sottolineato di voler reindirizzare i migranti verso la Slovenia che, a sua volta, ha però sospeso il traffico ferroviario regolare con la Croazia in previsione del flusso. Dopo la chiusura a mezzanotte della frontiera “verde” fra Ungheria e Croazia, il flusso di migranti e profughi in marcia lungo la rotta balcanica e diretti in Europa occidentale comincia a dirigersi verso il confine sloveno. Come riferiscono i media, un primo autobus carico di migranti è giunto stamane al valico croato-sloveno di Gruskocje. Le autorità di Lubiana, in previsione di un accresciuto flusso di profughi, hanno deciso di sospendere il regolare traffico ferroviario con la Croazia, così che i migranti non possono viaggiare in treno. L’Ungheria, per ragioni umanitarie, ha fatto passare anche dopo la mezzanotte alcune centinaia di migranti giunti alla frontiera di Botov pochi minuti prima della chiusura con l’ultimo treno proveniente da Tovarnik. A bordo tante famiglie numerose, bambini piccoli, alcuni dei quali in precarie condizioni di salute. Sono regolarmente aperti al traffico automobilistico i valichi ufficiali di frontiera fra Ungheria e Croazia. Un mese fa l’Ungheria aveva sigillato al passaggio dei migranti l’intera frontiera di 175 km con la Serbia, provocando un cambio di itinerario del flusso di profughi.

Sbarco a Catania, Ps e Gdf fermano due scafisti. La Polizia di Stato e la Guardia di Finanza di Catania fermato due cittadini del Gambia, Isamila Ndure e Camara Pa Landing, entrambi di 18 anni, per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Sarebbero i due scafisti dell’imbarcazione salpata tre giorni fa dalla Libia con a bordo 102 migranti soccorsi dalla nave militare irlandese “Le Samuel Beckett”, che li ha fatti sbarcare ieri nel capoluogo etneo. Secondo quanto emerso da indagini della Squadra Mobile della Questura e del Gico della Guardia di Finanza di Catania, coadiuvati da personale della locale Sezione Operativa Navale, i migranti, prima della partenza dalla Libia, hanno subito atti di violenza da parte degli organizzatori del viaggio.


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