Laura Boldrini, presidente della Camera, scrive:<<L'Europa dà alla Turchia il compito di bloccare, per conto dell'Unione, il flusso dei profughi senza che questo Paese abbia un quadro giuridico adeguato alla gestione dei richiedenti asilo e rifugiati.(Per la Turchia c'è, infatti, la limitazione geografica alla Convenzione di Ginevra).E' una scelta al ribasso sui diritti, quindi, che non sappiamo dove ci porterà.>>
John Dalhuisen, direttore del programma Europa e Asia centrale di Amnesty International, chiarisce : << La Turchia non è un Paese sicuro per i migranti e i rifugiati e ogni procedura di ritorno sarà arbitraria, illegale e immorale. Impensabile qualsiasi fantomatica garanzia, è solo un chiaro mercanteggiamento che si è concluso sulla testa e sulla pelle dei rifugiati.>>
Padre Camillo Ripamonti, presidente del Centro Astalli, aggiunge:<< E' uno spreco sproporzionato di risorse economiche che avrebbe potuto essere destinato alla creazione di canali umanitari sicuri per chi scappa dalla guerra, ad un' accoglienza programmata e progettuale, che poteva impegnare tutti gli Stati dell'Unione europea.
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)