Se il governo riuscisse a controllare i migranti così come riesce a tenerli sotto controllo quel "piccolo harem di cooptati e furbi" che ci mangia sù, bè allora potremmo dire di essere un Paese sicuro e dormire sonni tranquilli. Ma purtroppo, come denuncia il Sindacato autonomo della Polizia di Stato, così non è: "Con l’arrivo di altri 1.260 migranti in Piemonte,
250 previsti solo oggi a Settimo Torinese, l’apparato della sicurezza rischia di andare al collasso. Già oggi la nostra regione accoglie altre 6.200 profughi, un numero doppio rispetto ad appena 6 mesi fa. I nuovi arrivi rischiano di rendere la situazione ingestibile e addirittura pericolosa per l’ordine e la sicurezza pubblica, nonostante lo straordinario lavoro delle forze di polizia, delle istituzioni locali e del volontariato. Abbiamo una carenza di organico di almeno 500 operativi in tutto il Piemonte e non riusciremo a controllare tutte queste persone che devono essere sottoposte prima ad una visita medica e poi a fotosegnalamenti, per altro non obbligatori. Dopodiché, sbrigate queste incombenze, i profughi sono liberi di girare e di muoversi mentre noi siamo nell’impossibilità di garantire un adeguato numero di volanti e gazzelle per controllarli. Faremo ovviamente il possibile, ma la situazione rischia di sfuggire di mano". Una situazione grave, che mette a rischio l'incolumità dei cittadini. Una situazione paradossale dacchè un agente di Polizia percepisce uno stipendio pari al costo pro capite di un ‘presunto’ profugo!