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Migranti, un altro naufragio nel mar Egeo: 19 morti. Save the Children: “Europa fa troppo poco”

Creato il 24 dicembre 2015 da Stivalepensante @StivalePensante

Nuova tragedia del mare al largo della Turchia: 19 migranti, tra cui sei bambini, sono affogati nel naufragio di una barca al largo di Izmir, nell’Egeo. Altre 21 persone sono state tratte in salvo mentre sono ancora in corso le ricerche di possibili sopravvissuti.  Solo quest’anno, secondo dati recenti, hanno contato quasi 3.700 vittime nel Mediterraneo. Ieri una barca di plastica con 25 persone a bordo proveniente dalla Turchia è naufragata al largo delle isole greche: 13 persone sono affogate e tra loro anche sette bambini. Sette altri piccoli “Aylan”.

(ibtimes.co.uk)

(ibtimes.co.uk)

E’ di 19 morti il tragico bilancio dell’ultimo naufragio di un’imbarcazione avvenuto al largo delle coste occidentali della Turchia. E’ l’agenzia di stampa turca Dogan a diffondere le ultime notizie sul numero delle vittime, tra le quali ci sono almeno sei bambini. I migranti volevano raggiungere l’isola di Lesbo dalla costa turca. Almeno due persone risultano ancora disperse. La Dogan precisa che altri 21 migranti, tra le quali un bambino di un anno, sono stati tratti in salvo dalla guardia costiera turca.

Team sanitario Ordine di Malta nell’Egeo. Un medico e un infermiere dell’Ordine di Malta da oggi garantiranno il primo supporto sanitario ai migranti soccorsi nel tratto tra la Turchia e la Grecia, “dove si sta attualmente verificando il maggior numero di naufragi”, spiega all’Adnkronos Mauro Casinghini, direttore nazionale del Cisom, Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta. ”Su richiesta della fondazione Moas, già impegnata nel Canale di Sicilia, dove ha tratto in salvo 12mila persone, siamo presenti con un team sanitario sulla loro nave, la ‘Responder’”, afferma Casinghini. Nave Responder sarà operativa nell’Egeo ai confini con la Turchia, “dove i migranti, approfittando del breve percorso di mare, si avventurano su imbarcazioni di fortuna e spesso si trovano in seria difficoltà”. Da oggi e per i prossimi tre mesi “assicureremo il supporto sanitario sull’imbarcazione del Moas per un primo soccorso ai migranti salvati, ma non lasceremo la Sicilia, dove siamo presenti da tempo”.

Save the Children: “Europa fa troppo poco”. In tema di migrazione, “l’Europa sta facendo troppo poco. Non ci può essere priorità più grande dei bambini”. Lo dice Save the children che racconta attraverso i disegni di cinque noti illustratori, le storie dei minori migranti, la loro fuga e il loro viaggio verso l’Europa. “Nonostante l’aiuto di molti paesi, l’Europa sta facendo troppo poco per proteggere e aiutare i più vulnerabili e fermare i naufragi di intere famiglie poco lontani dalle nostre coste. Questo è un test per il nostro modello di Europa”, afferma Raffaela Milano, Direttore dei Programmi Italia-Europa dell’ organizzazione in relazione all’ennesimo naufragio al largo delle coste dell’isola greca  di Farmakonisi in cui avrebbero perso la vita cinque bambini. Secondo Save the Children, il 25,5% dei migranti e rifugiati giunti in Europa quest’anno sono minori, per un totale di 256.404. “Alcune strutture di accoglienza, in particolare alle frontiere, non sono in grado di provvedere adeguatamente ai bisogni primari come il cibo, l’acqua e l’assistenza sanitaria e la situazione peggiorerà con l’inizio dell’inverno, soprattutto per i bambini che sono i più vulnerabili e a rischio di sfruttamento, abuso, violenza e tratta”, sottolinea Milano. Save the Children ha fra l’altro aperto di recente il primo Spazio a Misura di Bambino anche in Germania, presso l’aeroporto di Tempelhof a Berlino, che sta ospitando più di 2000 rifugiati, il 40% dei quali sono bambini. Attraverso il lavoro di cinque noti illustratori (George Butler, Falklands War Artist Linda Kitson, David Foldvari e Toby Morison), l’organizzazione raccontato i pericolosi viaggi intrapresi dalle migliaia di profughi. Save the Children vede poi “con preoccupazione” la recente proposta della Commissione europea di detenzione fino a 18 mesi per i migranti.


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