Migrazioni

Creato il 12 novembre 2010 da Valepi
È giunta l’ora che Princi si trasferisca nella sua stanzetta.
L’ho già scritto più volte: siamo parecchio in ritardo e, alla veneranda età di 22 mesi, Princi dorme ancora con il suo lettino affiancato al mio lato del letto.
Perché?
Perché fino a poco tempo fa si svegliava più volte durante la notte e, spesso, voleva concludere il sonnellino nel lettone con noi; perché ogni volta che abbiamo iniziato a pensare al trasferimento lei si è ammalata e col febbrone abbiamo sempre preferito tenerla con noi per monitorarla meglio; perché Princi non sopporta le coperte e appena può se ne libera e più volte per notte è necessario inseguirla nelle sue nuotate nel letto per coprirla nuovamente (problema in realtà ormai non-risolto con pigiamoni di pile e doppi pigiami: dorme scoperta e ce ne siamo fatti una ragione!); perché, fondamentalmente, per la nostra salute mentale, abbiamo barattato qualche ora di sonno in più con il doverci alzare ogni volta che lei si svegliava perdendo inevitabilmente il sonno nel tentativo di riaddormentare lei…
Le giustificazioni sono infinite e tutte sicuramente confutabili e un plotone di pediatri e pedagogisti potrebbe mettere al muro noi colpevoli genitori per tale ritardo, ma ormai il danno è fatto: è ormai passato il periodo in cui la migrazione poteva essere fatta senza che lei se ne accorgesse e, ora che Princi dorme tutta la notte senza voler fare il salto della sbarra, il passaggio va organizzato per bene.
Lo spostamento in realtà sarà minimo, la sua stanzetta è comunicante con la nostra e la porta è sul lato dove io dormo, quindi vicinissima a dove lei ha dormito fino ad ora, ma, per evitare rifiuti, rigetti e traumi, abbiamo pensato che fosse importante familiarizzarla un po’ con la nuova cameretta in modo che a poco a poco quella stanza, che per lei era assolutamente sconosciuta, divenisse SUA.
Il primo passo è stato, quindi, trasferire la sua casetta dal giardino alla stanzetta (tanto ormai fuori fa freddo e in giardino non ci avrebbe giocato più). Il giorno che il Principe Regnante l’ha lavata ben bene e l’ha smontata Princi non si è fatta certo cogliere di sorpresa: ha riconosciuto le pareti della sua abitazione e, piuttosto piccata, ci ha apostrofati con un “ ‘setta? ‘setta?” esigendo spiegazioni sul perché la sua dimora fosse stata demolita. Le abbiamo spiegato che la sua magione era stata smontata per essere trasferita in casa, e che PR l’avrebbe portata di sopra appena si fosse asciugata, ma lei niente! Poco convinta dalla spiegazione continuava a chiedere “ ‘setta? ‘setta?”.
Allora l’ho portata di sopra e le ho mostrato la stanza dove avremmo rimontato il suo alloggio, ma guardando perplessa le poltrone che occupavano la stanza, e quel punto anche un po’ accigliata, Princi continuava con il solito disco “ ‘setta? ‘setta? ‘setta? ‘setta?” (non so le vostre, ma la mia a volte si incanta come i vecchi 33 giri, mi vien voglia di darle un colpetto sulla schiena per vedere se sputa il disco…). Solo quando ho tolto le poltrone e liberato lo spazio per la sua baracca, finalmente, le si è accesa la lampadina e con gli occhi che brillavano ha iniziato ad indicare lo spazio vuoto e la porta di casa canticchiando, stavolta “ ‘setta!! ‘setta!! ‘setta!! ‘setta!!” (non so se avete notato il cambio di tono e di punteggiatura), dopodiché si affacciato alla scala e con tono imperioso ha strillato “papààà, papààà, papàààà” finché PR non ha completato il trasferimento e l’assemblaggio della sua villetta.

Devo dire che questa prima fase ci ha riempiti di orgoglio, da quel momento Princi ha trasferito quasi tutte le sue attività nella sua stanzetta e si è mostrata decisamente soddisfatta della novità: ha arredato la casetta con i suoi giochi, va e viene dalla cucina e dal bagno per nutrire e fare il bagnetto alle sue bamb’le, le mette a nanna, le culla e legge loro le favole… una perfetta donnina (appunto per Natale: non scordarsi di chiedere a Babbo Natale qualcosa tipo meccano o Lego, un bel camioncino o un trattore!), accende e spegne la luce a suo piacimento e quindi la prima fase del progetto “Familiarizza con la nuova stanzetta” può, a questo punto, dirsi definitivamente, e con successo, conclusa.
Per cui domani, sabato, si passerà alla seconda fase. Dopo il bagnetto e la vestizione notturna, Princi sarà accompagnata nel suo lettuccio, che però non sarà più accanto al letto di mamma, bensì accanto al lettino che si trova nella sua stanzetta. Mamma si sistemerà sul lettino e, così come farà fino a stanotte dal suo lettone, le porgerà il braccio che dopo numerosi accarezzamenti, strusciamenti, abbracciamenti, pizzicottamenti e solleticamenti farà da testimone al lento addormentarsi di Princi. Dopodiché, una volta, spero!, addormentata Princi, mamma tornerà nella sua stanza, nel suo lettone, da dove veglierà tutta la notte attenta ad ogni respiro, singhiozzo o pianto della Principina.

Questo nella migliore delle ipotesi.
Contiamo sul fatto che, a parte il piccolo particolare che la stanza non è la stessa, la dinamica dell’addormentamento resterà la stessa e speriamo che lei non faccia troppo caso ai particolari e decida di prendere sonno lo ugualmente.
Ovviamente, sono consapevole che il tutto potrebbe non andare così liscio… nei miei peggiori incubi vedo pianti, scene isteriche e strilla fino allo stremo, oppure la vedo svegliarsi durante la notte ed obbligarmi al trasferimento nel lettino per provare a riaddormentarla… ma sono preparata. So che, una volta spostato, il lettino non può più tornare indietro e piuttosto lo inchiodo al pavimento. PR è preparato all’idea che potrei abbandonarlo, almeno la prima notte, solo nel lettone e, non a caso, ho scelto di iniziare la migrazione di sabato… almeno, se mi fa passare la notte in bianco, il giorno dopo la mollo a PR e mi riposo!
Incrociate le dita per me!

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