«Ho debuttato a 11 anni sul palco con un’opera di Strauss e a 85 magari pubblicherò il terzo volume del mio songbook. Intanto, questo è un modo di dire: sono qui. Con le mie canzoni strane»
Mika il cantante anglo libanese, esce il 12 novembre con il Songbook Vol. 1, disco antologico (Universal) , un progetto di excursus artistico (che sarà il primo di una serie), solo per il mercato italiano, un progetto curato nel particolare e in prima persona, dalle scelta delle canzoni, «piccole storie della mia vita», alle fotografie e alle illustrazioni di copertina, realizzati appunto in Italia.Da Grace Kelly a Celebrate, passando per Relax (Take It Easy), Rain, Kick Ass, We Are
Golden e Love Today, un viaggio attraverso quindici successi internazionali che gli sono
valsi certificazioni di disco d’oroodi platino in ben 32 Paesi di tutto il mondo, e la vittoria
ai Brit e agli MTV Award, vendendo più di otto milioni di album, nonché la nomina
di Cavaliere delle Arti delle Lettere in Francia. «Chi non ha ascoltato mai
la mia musica, crederà che io sia letteralmente pazzo», e poi «La musica fa andare oltre l’apparenza e la superficialità, fa vedere cose che non si vedono subito a occhio nudo. La musica semplifica la realtà». . Nel disco anche Origin Of Love e Happy Ending, in due versioni diverse da quelle conosciute, e Popular Song la famosa canzone ispirata al musical Wicked e in duetto con Ariana Grande, «bravissima cantante cui non avrei mai scommesso e che mi ha letteralmente stupito. La canzone è attualmente in vetta alle classifiche americane».
Secondo Mika, il cantautore pop non deve solo saper scrivere e cantare deve anche essere un buon imprenditore: «Ho capito finalmente – dice – che ho il potere di fare le cose da solo. Voglio la libertà di fare i dischi che voglio, come voglio, in qualsiasi momento. Non mi va di chiedere il permesso».
Il cantante che ha conquistato l’Italia e che si è rivelato un valore aggiunto per XFactor, col suo italiano imperfetto ma simpatico, la sua ironia e allegria, il suo particolare magnetismo e il suo garbo e il suo spessore artistico della Tv pensa: «L’anno prossimo, oltre a XFactor farò la versione francese di The Voice. Vado in televisione perché è il format più popolare, e mi permette di avere la libertà di fare album che mi piacciono».
Di Roberta, Gaia, Violetta, Valentina che compongono la sua squadra a XFactor, sottolinea «devono tutte imparare che l’attenzione che ti dà un reality è artificiale. Devono imparare a fare la guerra, avere un’idea di identità ben fissa in testa».
Inoltre Mika all’incontro milanese di presentazione del songbook ha rivelato «Sto già lavorando al nuovo disco, che uscirà l’anno prossimo» …
Un vero ciclone!