Magazine Cinema
Il tutto è ambientato in una sorta di universo alternativo in cui Dante Alighieri, invece di diventare un poeta e comporre versi su una donna a cui non ha mai rivolto la parola, è un bellimbusto che con Beatrice ci si mette insieme, dopodiché parte convinto per le crociate; ma in terrasanta diventerà una specie di criminale di guerra, e le sue sconsiderate azioni porteranno alla morte della sua famiglia e della sua amata, che la cui anima viene rapita dal diavolo in persona; a questo punto a Dante non resterà che lanciarsi all'inseguimento discendendo gli inferi, guidato dal poeta latino Virgilio, durante un viaggio che gli servirà anche per redimersi dei peccati che ha commesso e ritrovare la retta via. Come dicevo sopra, siamo di fronte a una trasposizione cinematografica del videogioco, per cui si è di fronte a un film molto strutturato a videogioco: Dante ogni volta che passa per un girone dell'inferno combatte un po' con i dannati o i diavoli, poi ammazza il boss di fine livello, una volta finito passa oltre e così via. La qual cosa, ripeto, non è un difetto del film, è un cartone giappo (o simil-giappo) di smazzamenti continui per cui ok così, può anche essere divertente vedere alcune trovate di indubbia origine videoludica come i neonati non battezzati del Limbo con delle falci al posto delle mani che attaccano in massa Dante. Ma il film presenta un paio di difetti strutturali che, pur non compromettendo l'opera per quel che è, faranno comunque storcere un po' il naso. Il primo sono alcuni elementi basilari della trama, che a me almeno sono sembrati un po' troppo semplicistici rispetto a come è stato poi sviluppato il tutto: Dante che scopre che i preti son dei bugiardi con tutte le menate su Dio e la guerra santa contro gli infedeli sono delle atrocità anche se si dichiarano dalla parte giusta, e questa cosa mi è sembrata una cosa un po' troppo da pacifismo spicciolo e ingenuo, anche se funzionale allo sviluppo della trama... poi non so, magari americani e giapponesi non essendo cresciuti a contatto diretto con la cultura cattolica come c'è toccato a noi italiani il tutto sembrerà fatto bene ma con un background più "europeo" probabilmente si ha una percezione diversa della cosa. L'altro difetto, a mio giudizio, è la trovata di far disegnare l'anime a 4-5 disegnatori diversi; devo dire che questo tipo di trovate, che a volte potrebbero anche essere geniali, a volte sono usate un po' a sproposito, come per conferire all'opera una specie di originalità; in questo caso forse potevano anche farne a meno, m'è sembrato ridondante (a parte che poi inevitabilmente capitano cose del tipo che con un disegnatore Virgilio sembra Giulio Cesare, con un altro sembra il cattivo di Hercules della Disney, con un altro ancora sembra Billy Idol ecc.).
Per concludere, quindi, potrei anche consigliare questo film; niente pretese però, di alcun tipo, mi raccomando, aspettatevi una semplice versione steampunk dell'Inferno di Dante e niente di più.
Possono interessarti anche questi articoli :
-
Brood - La covata malefica (1979)
La Danza Macabra di Stephen King mi ha ricordato che di tutti i film scritti e diretti dal regista David Cronenberg me ne mancavano giusto un paio; uno di quest... Leggere il seguito
Da Babol81
CINEMA, CULTURA -
Premio Donna Città di Teramo 2015: la categoria letteratura e poesia
Mi sono sempre sentita un po’ come il protagonista del romanzo di Dostoevskij, “L’idiota“: il principe Myskin al femminile. Premio Donna Città di Teramo 2015... Leggere il seguito
Da Alessiamocci
CULTURA -
Buon compleanno Dante!
Quest'anno, e in questo periodo particolarmente, si festeggiano i 750 anni dalla nascita di Dante Alighieri. E' uno dei pretesti per riparlare del già tanto... Leggere il seguito
Da Marcodallavalle
CULTURA, LIBRI -
Premio Strega 2015: la cinquina finalista
Promosso dalla Fondazione Maria e Goffredo Bellonci in collaborazione con Liquore Strega, il Premio Strega è dal 1947 il più importante premio letterario... Leggere il seguito
Da La Stamberga Dei Lettori
CULTURA, LIBRI -
“Chi manda le onde” di Fabio Genovesi: lo scrittore si aggiudica la seconda...
“Ti chiami Serena, ma Serena non sei proprio per niente. I tuoi ti hanno chiamata così, ma che ne potevano sapere? La mamma è morta che avevi più di... Leggere il seguito
Da Alessiamocci
CULTURA -
Un'elegante cacciatrice
Ieri sera, uscendo di casa per sbrigare una di quelle simpatiche occupazioni note come “portare fuori la spazzatura” ho notato in mezzo alla strada un... Leggere il seguito
Da Alfa
CULTURA