Let's start with Salvatore Ferragamo. Talking about this brand, I cannot actually understand why it is so much understated: under the direction of Massimiliano Giornetti it has all a house needs to dictate fashion trends, and this collection demonstrates it.
My readers surely know that I love Seventies, and that's the decade that Giornetti had in his mind while designing his creations. The colours chosen for the palette are perfect: a wide range of warm browns next to cream, cognac, tobacco, white. I also appreciated the choice of particular hues of blue and bottle green for the last outfits. Combinations are very well thought indeed, since they create the whole look of their own: in fact, all garments have quite classic lines, but the result is absolutely marvelous and appealing.
I said more than once that Bottega Veneta menswear has become less attractive to me since it has acquired a more sporty/technical attitude. This collection was no exception, even if I found some interesting pieces like the blue knitted cardigan and velvet blazers.
The show I loved the most was Gucci one (any doubts about it?), even if the palette used is not my favourite. At first glance I thought: "Oh my God, John Ray is back!". Actually this collection has many things that remind his style, but if you look with a more attentive eye you can surely notice Giannini's touch.
I think this collection can be the proper beginning of the celebrations for Gucci 90th anniversary, whose legacy can be seen starting from the bamboo handle for masculine business bags. The dandysh attitude of early Seventies is stronger than ever: just look at the bell-bottom pants, at the cognac corduroy trench coat, at all the luxury of precious materials like suede ostrich, crocodile, astrakhan and Mongolian lamb fur.
And what's the new fashion obsession of the Gucci season? Surely the beautiful briefcase/clutch, that goes straight into my wishlist.
A mio parere questa volta la Milano Fashion Week è stata deludente: i nomi su cui ho sempre grandi aspettative (come Burberry Prorsum o Dolce&Gabbana) mi ha lasciato insoddisfatto. Come al solito, vi mostrerò che cosa mi è piaciuto di più delle sfilate che ho preferito.
Cominciamo con Salvatore Ferragamo. A proposito di questo marchio, fatico veramente a capire perché venga così tanto sottovalutato: sotto la direzione di Massimiliano Giornetti ha tutto ciò di cui una maison ha bisogno per dettare tendenze, e questa collezione ne è la dimostrazione.
I miei lettori sicuramente sanno che amo gli anni Settanta, e questo è il decennio che Giornetti aveva in mente mentre disegnava le sue creazioni. I colori scelti per la palette sono perfetti: una vasta gamma di marroni caldi uniti al panna, al cognac, al tabacco, al bianco. Ho apprezzato anche la scelta di tonalità particolari di verde bottiglia e blu per le uscite finali. Le combinazioni sono molto ben pensate, in quanto creano da sole l'intero look: infatti, tutti i capi hanno linee piuttosto classiche, ma il risultato è assolutamente meraviglioso e accattivante.
Ho detto più volte che l'abbigliamento maschile di Bottega Veneta è diventato meno interessante per me dato che ha acquisito un attitude più sportiva/tecnica. Questa collezione non ha fatto eccezione, anche se ho trovato alcuni pezzi interessanti come il cardigan blu a maglia e i blazers di velluto.
Lo show che ho amato di più è stato quello di Gucci (dubbi in proposito?), anche se la palette utilizzata non è delle mie preferite. A prima vista ho pensato: "Oh mio Dio, John Ray è tornato!". In realtà questa collezione ha molte cose che ricordano il suo stile, ma se si guarda con un occhio più attento si può sicuramente notare il tocco della Giannini.
Penso che questa collezione possa essere l'inizio corretto delle celebrazioni per il 90 ° anniversario di Gucci, la cui eredità è visibile a partire dal manico di bambù per le maschili borse business. L'atteggiamento dandy dei primi anni Settanta è più forte che mai: basta guardare i pantaloni a zampa di elefante, il trench di velluto a coste cognac, a tutto il lusso dei materiali preziosi come lo struzzo suede, il coccodrillo, l'astrakan e la pelliccia di agnello della Mongolia.
E qual è la nuova fashion obsession della stagione Gucci? Sicuramente il briefcase/clutch, che va dritto nella mia wishlist.
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