Milan, ipotesi azionariato popolare? Meglio un Supporters' Trust

Ad Ottobre avevo rilanciato questo articolo 'Milan, Azionariato popolare? No grazie, preferiamo il Supporter Trust' che affrontava l'argomento, rilanciato in questi giorni ,sottolineando come, se realmente si aprisse questa prospettiva, sarebbe l'ideale valutare la costituzione di un Supporters' Trust, in grado di canalizzare le risorse dei tifosi una struttura concreta e democratica, piuttosto che una soluzione, spesso impropriamente citata, stile Real e Barcellona che sarebbe l'equivalente del regalare soldi senza avere la minima influenza.
Milan, ipotesi azionariato popolareda: calciomercato.com via sportpeople.net
“Vendita del Milan? Sono muto come un pesce, certo Berlusconi mi ha detto qualcosa. Quando scopriremo? Dopo la fine del campionato, credo”  Roberto Maroni, presidente della Lombardia e tifoso rossonero ammette come qualcosa in via Aldo Rossi si stia muovendo riguardo al futuro di una delle società più vincenti della storia. Al di là del progetto tecnico-tattico, con un nuovo allenatore destinato a prendere il posto del deludente Inzaghi, mister B ha capito che solo con le sue forze il Milan non può tornare sul tetto del mondo. Servono soldi freschi, serve una nuova linfa, non solo per il progetto nuovo stadio, che salvo ripensamenti dell’ultimo minuto verrà costruito nell’area Portello, a pochi passi dalla ‘nuova’ sede.
SPAZIO AI TIFOSI - Secondo quanto appreso in esclusiva da Telelombardia in estate lafamiglia Berlusconi cederà il 30% delle quote del club ad un investitore, che con ogni probabilità sarà straniero (in corsa imprenditori cinesi, messicani, arabi e russi) e un 10-15% attraverso l’azionariato popolare. Se le indiscrezioni saranno confermate, i tifosi rossoneri entreranno in scena in prima persona per risollevare le sorti del Milan. Berlusconi lo aveva già fatto intendere lo scorso ottobre, in un’intervista concessa a La Gazzetta dello Sport: “Cedere il Milan? Avrebbe piuttosto senso considerare l’esempio del Real Madrid e del Barcellona, una sorta di azionariato popolare”. E’ il momento dei fatti.