Milan - Juventus 3 - 0

Creato il 15 maggio 2010 da Gianclint

A San Siro va in scena il match degli addii e la sfida tra due assolute deluse della stagione che si va a concludere in questo weekend: una fissa al terzo posto e l'altra addirittura rassegnata ad un settimo. Al termine dei 90, Zac e Leonardo, protagonisti del 16° titulo nazionale rossonero (rispettivamente da allenatore e calciatore) lasceranno le rispettive panchine. Sembra quasi un Trofeo Berlusconi di fine anno per intensità agonistica sicuramente meno accentuata e per difese belle allegre.
In casa rossonera fa notizia un tentativo di contestazione al non presidente (MA BUONASERA A LOR SIORI: BENE ARRIVATI! ASPETTANO L'ULTIMA DI CAMPIONATO DOPO L'ENNESIMA STAGIONE BUTTATA PER DIRE LA LORO. *PROBLEMI* CON LA SOCIETA'?) e l'affetto dimostrato al brasiliano che chiude il suo rapporto con il Milan dopo 13 anni vissuti tra Milanello e Via Turati.
La Juventus è schierata con un 4-3-1-2 e non con un 4-4-2 come abbiamo anticipato prima. Marchisio si muove dietro a Del Piero e Iaquinta. Zaccheroni ha lasciato fuori (anche dalla panchina) Felipe Melo e Diego. Un vero e proprio colpo di coda per il mister uscente.
L'unica novità è il risultato che fa il paio con quello dell'andata all'Olimpico di Torino: doppio 3-0 con doppietta di Ronaldinho in entrambe le occasioni.
La novità è rappresentata dal goal d'apertura di Luca Antonini, che sfrutta a dovere un contropiede innescato dal centrocampo rossonero, e partecipa al saluto del tecnico a cui, obiettivamente, deve di più.
Difesa della Juventus letteralmente più a spasso di quella del Milan. The Old Lady da sempre più l'idea che, anche con un avversario in pantofole, di star addirittura peggio della truppa dell'ex Leonardo £ Friends. Prova a reagire, ma il Milan si chiude con più ordine. I ritmi sono decisamente più bassi di un trofeo Tim estivo.
Il Milan continua a far girare la palla senza troppi impacci. La Juve aspetta per ripartire. Divertimento? Zero o quasi. Eccezion fatta per i momenti delle sostituzioni di Favazza e Dida: urca che pianto di gioia.
L'ennesimo svarione difensivo bianconero (ma ormai non fa più notizia), porta Ronaldinho a scambiare con Pato: eloquente il pisolino di Grosso. Diagonale e raddoppio firmato dalla foca. Almeno ci si è ricordati il cinismo sotto porta per una serata.
Zaccheroni ci prova nella ripresa e riparte con Camoranesi al posto di Salihamidzic; Ma c'è rassegnazione in campo e voglia di andare al più presto sotto la doccia e di buttare letteralmente nel, ahem, nella toilette questa stagione.
L'unico che sembra fomentato dall'ultimo giorno di scuola è Vincenzo Iaquinta che gia all'inizio del match avrebbe potuto infilare Dida con un gran diagonale: nulla di tutto ciò. Però si danna manco dovesse vincere il premio Fedeltà alla causa 2009-2010. Annaspa nei recuperi dello straordinario e sempre più sbriluccicante Thiago Silva: fisicamente e tecnicamente l'unico antidoto per non rimpiangere di seguire la finale di volley femminile sul 202.
Possesso palla e torello. Fino a che la Juve non si fa bucare per la terza volta quando un cross (!) di Zambrokko trova Ronaldinho. Zac si stravacca consolato sulla panchina. Leonardo finisce tra gli applausi.
Rompete le righe.
Ciao Leo.

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