« E’ la partita più attesa dell’anno e la cosa più bella è sapere di essere riusciti a far rivivere una vigilia importante ai nostri tifosi. E sarà lo stesso per la semifinale di ritorno di Coppa Italia. Sei mesi fa poteva essere solo un sogno, ma grazie alla bravura dei giocatori e della società siamo riusciti a realizzarlo. Questo ci deve dare forza ed entusiasmo. Siamo tornati competitivi, raggiungendo un primo, importante step, ma ora dobbiamo dimostrare di saper mantenere questa competitività, senza mai smarrire la nostra strada, che è fatta di sacrificio, corsa, umiltà e determinazione».
Le assenze tra i rossoneri:
«Il Milan non è solo Ibra e l’ha dimostrato ad Udine ad esempio, quando hanno vinto senza di lui, su un campo dove tutte avevano perso e noi avevamo pareggiato. I rossoneri hanno lo scudetto cucito sulla maglia, sono davanti a noi in classifica, sono i favoriti numero uno e statisticamente giocano meglio senza lo svedese. Certo, Ibrahimovic sposta gli equilibri a favore della squadra per la quale gioca, ma se per noi sia meglio affrontare il Milan senza di lui, ve lo dirò dopo la partita. Quel che è certo è che il nostro atteggiamento non dovrà cambiare, al di là che si giochi contro il Milan a un’altra squadra, con o senza Ibrahimovic, in casa o fuori. Vogliamo vincere, questo è il nostro obbligo da inizio anno. Dal punto di vista tattico, forse Ibra dà più punti di riferimento rispetto ad altri, però questa vale sia per noi che per il Milan. Per noi non cambia nulla, tanto che ho preparato la partita per tutta la settimana con la coppia d’attacco Ibrahimovic-Robinho...».
Andrea Pirlo, grande ex della sfida:
«E’ un grandissimo e siamo felici di averlo. E’ stata una grande sorpresa dal punto di vista umano, perché è un punto di riferimento per quanto fa quotidianamente. Insieme a Del Piero e a Buffon è il cuore pulsante della nostra squadra ed è bello vedere la stima e l’affetto che hanno i compagni nei confronti di questi tre campioni».
«La squadra ha lavorato per due mesi sul sistema di gioco più difficile in assoluto e questo ci ha permesso di passare agevolmente prima al 4-3-3 e poi al 3-5-2. E sono questi i moduli che si addicono alla perfezione di questa squadra, anche se con il primo siamo molto legati allo stato di forma di alcuni giocatori».
Di se stesso...:
«Da quando ho iniziato a fare l’allenatore dormo pochissimo. In questi anni ho vissuto momenti in cui c’è bisogno di tirare fuori tutto e spesso mi sveglio presto, ma quando accade, mi vengono le idee migliori. Dalle 6 alle 9 soprattutto, rimugino parecchio e faccio le scelte più importanti».
Le due vittorie ottenute contro i rossoneri in campionato e in Coppa Italia potrebbero permettergli di dormire sonni più tranquilli...:
«Ma il Milan ci ha battuto al Trofeo Berlusconi, quindi una sconfitta l’abbiamo subita», puntualizza il tecnico. «Se ormai è una corsa a due? Sarebbe bello scavare un solco tra noi e la terza, ma non so se avverrà. Il campionato italiano è molto competitivo, l’Udinese anche ieri, in Coppa, ha dimostrato di essere una signora squadra ed un orgoglio per il calcio italiano. E poi ci sono Lazio, Roma, Inter... Noi limitiamoci a guardare in casa nostra e cerchiamo di ottenere il massimo, iniziando da domani sera».