Bambini, milanesi, napoletani, romagnoli, anziani, uomini, donne, tifosi, curiosi. Venditori ambulanti di acqua (4€ al litro!), birra e bandiere. Il rosso e il nero alternati a scacchi o a strisce. Macchine fotografiche, videocamere, iPhone al cielo e striscioni anti-Inter.
Piazza Duomo era un coacervo di "diavoletti" rossoneri provenienti da tutta Italia per la festa del 18° scudetto. Quello di "Allegri I", quello di Kevin Prince Boateng alais Michael Jackson, quello di Ibrahimovic e le 6 giornate di squalifica quasi consecutive, e di Pato (ma anche di Barbara Berlusconi), quello del muro Thiago Silva e delle parate di Abbiati che tanto ricordavano Perugia. Quello dei due derby vinti con l'Inter, ma anche dell'uscita agli ottavi di Champions. E' stato il campionato del ritorno del Diavolo. E, si spera, dell'inizio di un ciclo che dovrebbe rimpinguare la già strabordante bacheca rossonera.
La lunga cavalcata è culminata sabato scorso con l'esplosione di gioia del popolo rossonero. I primi timidi tifosi erano in Piazza Duomo fin da mezzogiorno, aspettando - assiepati dietro le transenne - il bus dei propri beniamini che sarebbe passato da lì alle 17,30 in una spettacolare parata prima dell'incontro con il Cagliari.
Il pullman è arrivato - preceduto dai fischiatissimi (vedi: invidiatissimi) tifosi "vip" come Fabrizio Fontana - ed ha rivelato giocatori emozionati, sorpresi dalla folla e muniti di iPad e iPhone per immortalare il momento.
Per un momento si è diffusa la voce anche della "SUA" presenza. Si, avete capito bene... di Silvio B. Ma - ad un giorno dalle elezioni ha avuto la compiacenza di non prestarsi a ridicole sceneggiate. Spavalderia mancata... forse preludio del risultato delle urne?
Descrivere l'emozione di questi attimi a parole è complicato. Spero rendano meglio le foto che ho scattato tra la folla.