La curva del Milan questa sera a San Siro
VITA TIFOSA (Stadio Meazza, Milano). Doveva essere vuoto e invece è pieno lo stadio di San Siro. Il ministro Cancellieri esulta e parla di vittoria dello sport, la norma sui cori ultras di discriminazione territoriale è lì sospesa, ma gli ultras fanno sul serio e lanciano il guanto di sfida. E’ già successo ieri sera in Roma-Napoli, è successo anche pochi minuti fa al Meazza durante Milan-Udinese. Il guanto di sfida, i tifosi più caldi del club rossonero, lo gettano eccome e ha la musica del coro “Napoli merda, Napoli colera…” che la curva Sud intona durante la partita per qualche minuto. Lo precede uno striscione lungo che elenca tutti i provvedimenti restrittivi adottati in questi anni e poi si pone la domanda “E la causa degli stadi vuoti sono gli ultrà?”, domanda che va diretta al giudice sportivo. Il buon Tosel, il giudice sportivo, appunto, dovrà vagliare però vagliare il coro appena cantato dagli ultras rossoneri e potrebbe riaprire la questione secondo i nuovi orientamenti della norma. Quali? Beh, semplice. I tifosi del Milan, dopo il coro appena “sfornato”, potrebbero incorrere nella punizione “mirata” della chiusura del loro settore. Il problema, però è che inizia ad apparire come chiaro il fatto che ci sia un piano nazionale delle curve per regalare agli annali una domenica di stadi semivuoti cantando in ogni partita il famigerato “Napoli colera” che dovrebbe intasare l’ufficio del giudice sportivo di indagini e provvedimenti da emettere. Nb: lo show dei tifosi del Milan è continuato anche nel secondo tempo con un “noi non siamo sporchi romani” e un “noi non siamo palermitani”, a far scopa con il “noi non siamo napoletani” ben scandito assieme al coro “Napoli colera” del primo tempo.
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