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Milan-Palermo semifinale andata Coppa Italia: presentazione della gara

Creato il 19 aprile 2011 da Gianclint

-Il senso di Ibra per il gol–

Il ritorno di Delio Rossi sulla panchina del Palermo ha riportato immediatamente chiarezza circa l’utilizzo dei giocatori a disposizione in rosa. Le caratteristiche dei giocatori sono state riportate “al centro del discorso”: sono i giocatori che dovrebbero determinare il modulo,e non viceversa.

Milan-Palermo semifinale andata Coppa Italia: presentazione della gara

Il... buon Pastore fa le corna per esorcizzare il Diavolo

Abbandonato il 3.5.2. di Cosmi, che pareva rispondere più ad un impennata dell’umore del presidente piuttosto che alla necessità di trovare un abito più calzante alla rosa, il tecnico Riminese ridisegna il Palermo secondo un ordine preciso: una linea difensiva a 4 con terzini che bene si compensano nelle due fasi; un centrocampo a rombo, dove i due interni sono ben assortiti per capacità tattiche e propositive -Nocerino e Migliaccio-, con davanti i soliti noti a regalare estro e buoni tempi d’attacco.

La variazione a cui dovrà rispondere il tecnico rosa-nero è riconducibile ad un dubbio: chi schierare davanti alla difesa, Liverani o Bacinovic? Diversi per caratteristiche, neppure paragonabili per qualità e intensità, offrono un’importante chiave di lettura sulla gara che il Palermo vorrà impostare.

Non solo il ruolo di metodista però potrà darci qualche indizio: schierare Bacinovic, piuttosto che Liverani, potrebbe far optare per un differente trio offensivo rispetto a quello adottato all’Olimpico della gara di campionato di sabato scorso, magari più strutturato per favorire un appoggio laterale al centrocampo e che vada meno per “le vie centrali” tipiche del 4.3.1.2.

Anche dai “nomi” quindi capiremo in che modo i rosa-nero vorranno dare un’impronta alla loro gara: giocare l’andata fuori è un vantaggio, dicono, di più potrebbe essere, per loro, giocare a mente sgombra, senza fare una gara troppo speculativa, circostanziata sul controllo Ibra e sul togliere il tempo di giocata a Cassano e provare a giocare a viso aperto il calcio che conoscono e hanno come valore.

Delio Rossi, Liverani e Pastore: tre nomi che potrebbero cambiare piazza nella prossima stagione, con buona pace del portafogli del presidente perennemente dimissionario quando vede Rossonero. “Mi piace lasciare un buon ricordo nelle piazze dove ho giocato”, parole di Liverani; siamo certi che le motivazioni non mancheranno alla squadra palermitana.

Milan-Palermo semifinale andata Coppa Italia: presentazione della gara

L'estro e la fantasia, il "demone Cassano"

Il ritorno di Ibra in coppia con Cassano davanti: questa la notizia! Quasi certi che assisteremo ad una discreta rotazione in altri reparti, un turno di riposo a Van Bommel, Gattuso e Seedorf reduci da alcune gare di fila, da qualche acciacco e accomunati dall’età non più verde, può offrire l’occasione per dare minuti a Pirlo, far battagliare Flaminì e coinvolgere Emanuelson che, dopo la buona prestazione ai quarti di finale, sarebbe corretto mettere in campo per difendere la qualificazione conquistata anche per suo merito.

La scelta del trequartista sarà anche legata ad altri aspetti: la condizione di Boateng e Robinho, la prospettiva che questa Semifinale ha per il gruppo in vista della prossima gara in campionato, che vedrà scelte risicate ed obbligate sul fronte offensivo.

Se sarà Cassano deputato ad “attirare” fuori posizione la difesa, da Ibra ci si può attendere una particolare ricerca di quel gol che, su manovra, gli manca da parecchio tempo. Sempre importante nell’assist e per presenza nella manovra offensiva, è pure attivo nel difendere non solo sui calcio-d’angolo contro, ma l’immagine del gol siglato contro il Brescia all’andata, quando strappò la marcatura e fucilò la palla in rete, è lontana. Anche da qui deriva il suo nervosismo, oltreché da una naturale “stanchezza” che, forse, è effetto e non causa: nulla come il gol per una punta nutre nervi e muscoli…

Si sente dire di un ambiente non adeguato ad una semifinale di Coppa Italia che quest’anno assume un valore particolare per via del 150° anno dell’unità nazionale. Il passo falso del Napoli potrebbe avere una sorta di riflesso indiretto sul numero di presenti.

Pare essere sempre in atto una sorta di “rappresaglia da sottobosco” tra il Milan ed il suo pubblico su questa competizione: se abbia iniziato prima uno o l’altro a disamorarsi della competizione, ormai se n’è persa memoria. Quel che è stato ottenuto da “tutt’e due le parti” lo vedremo allo stadio: le macerie di un pubblico in un S.Siro deserto.

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