Apre le marcature Seedorf, da il colpo di grazia Antonio Cassano. Quello che combina Robinho nella ripresa è pura accademia. Il primo anticipo delle 18.00 regala i tre punti alla formazione di Massimiliano Allegri e le permette di godersi il weekend da una posizione di relativa tranquillità per quel che concerne la classifica e cominciare a focalizzare l’attenzione sull’Europa che ritorna.
Clarence Seedorf abbatte nello spazio di 48 ore il collega Andrea Pirlo – fuori per un mese e mezzo – e torna a far reti in campionato: alla buon ora, Godot è arrivato. Man of the Match assolutamente l’illustrato che segna e fa segnare {e chi conosce bene il campionato di Robinho sa bene che non è propriamente una cosa facile: neanche se lo si libera davanti alla porta!} come nelle migliori delle serate.
Di questi tempi, con il centrocampo che vede cadere giocatori come le mele di Newton, anche il rientro dell’Incerottato al centro della difesa è un buffetto sul viso e un cambiamento di visuale: Thiago Silva lo affianca come suo solito. Si rinuncia all’asse Yepes-Thiago Silva dirottato davanti a Mario che, in queste partite, aveva comunque svolto un lavoro più che discreto. Merkel vince il ballottaggio con il terrorista afghano e tiene compagnia sulla mediana a Capitan Gattuso – puttanazza che palla di sinistro ha dato? Dovrebbe fare il giro del mondo come la rovesciata da poster di Rooney cazzo santo all’urlo YES, WE CAN!! – e Van Bommell.
Incredibilmente, per una sera, la qualità smisurata davanti fa il paio con la vivacità e la compattezza mostrate in campo. Una partita da Milan prima del Milan-Roma che aveva cominciato a mettere i bastoni fra le ruote e aveva segnato l’avvio di un’involuzione del gioco e dell’intensità. A White Hart Lane l’ardua sentenza: ovviamente non era il caso di fasciarsi la testa prima di averla rotta e non è il caso di esaltarsi ora per un 4-0 rifilato al Parma. L’importante è la continuità e aver comunque respinto l’assalto del Napoli – spauracchio – e le altre inseguitrici.
Avvio di marca rossonera, con Seedorf che impegna subito Mirante e, dopo otto minuti, sblocca il risultato sfruttando al meglio un assist “no-look” di Ibrahimovic: i no-look servono. Bastano saperli dare, vero Magic? Il Milan continua ad attaccare e al 17’ raddoppia con Cassano, abile a finalizzare un gioiello di sinistro di Gattuso. Parma non pervenuto e Milan vicino al tris con Ibrahimovic prima dell’intervallo.
La ripresa continua con lo stesso copione, Milan in continua proiezione offensiva e iniziative del Parma che si infrangono sul muro difensivo rossonero. Allegri sostituisce Seedorf con Robinho e il brasiliano – con una vespa nelle mutande – impiega solo pochi minuti per mettere la sua firma sulla partita con una doppietta, al 62’ e al 65’. In entrambi le realizzazioni decisivo il contributo di Antonio Cassano, prima con un assist dalla sinistra e un velo di Ibra, poi con una incursione centrale che permette al numero 70 di presentarsi davanti a Mirante. Partita virtualmente chiusa, come testimonia la sostituzione di Ibrahimovic in vista del Tottenham. Negli ultimi venti minuti da annotare solo sostituzioni e qualche ripartenza del Milan, con il risultato ormai congelato fino al fischio finale.
Continua il periodo nero del Parma, sovrastato in termini di gioco e praticamente mai pericoloso in avanti nei 90 minuti.
p.s.: Salutami Hernan e Amauri: peccato non abbiano giocato stasera. Mi sarebbe piaciuto rivederli… si, si.