Va bene che di ultime spiagge Sinisa Mihajlovic ne ha viste parecchie negli ultimi mesi, ma stavolta ci siamo davvero. Non basta il buon secondo tempo mostrato a Roma, serve carattere e soprattutto vittorie. Per questo dalla sfida di stasera contro il Carpi passa molto del futuro del serbo: se gettasse alle ortiche la via al momento più semplice di accesso all’Europa l’esonero sarebbe inevitabile.
Il problema però rimarrebbe comunque: il Milan ha fino a giugno anche Seedorf e Inzaghi a libro paga (8 milioni in tutto), dall’estate servirebbe ricominciare da zero, con un nuovo progetto e un nuovo leader in panchina. Il nome prediletto è quello di Antonio Conte, specialista nel rivitalizzare ambienti depressi. Due promozioni in A con Bari e Siena, poi la resurrezione della Juventus.

Problemi: Conte giocherà l’Europeo con la Nazionale e, se dovesse fare faville, probabilmente qualche club più in alto, specialmente in Premier, lo contatterebbe e a quel punto sarebbe difficile rispondere ai milioni delle big. Secondo, il tecnico salentino ha un succulento contratto con la Nazionale e ne vorrebbe uno almeno equivalente dal punto di vista economico. Circola addirittura la voce di un’offerta ufficiale dei rossoneri da 4 milioni a stagione fino al 2019.
Fino a luglio, la soluzione sarebbe Marcello Lippi, uomo di esperienza a cui, dopo sei mesi, potrebbe essere offerto un posto nella dirigenza, magari come direttore tecnico. La Roma, affidandosi a Spalletti, ha dato un involontario assist al Milan, chiamandosi fuori dalla lotta per il ct. In alternativa, potrebbe essere la volta di Eusebio di Francesco.
