Tutto secondo le previsioni nella prima partita di Campionato a San Siro: una non-squadra (il Milan) ha perso contro una squadra modestamente organizzata e nulla piu' (la Sampdoria). Un gol incassato su calcio piazzato (questo accadeva anche con Thiago Silva ma poi Ibrahimovic sistemava tutto) è bastato per portare a casa la più annunciata delle sconfitte. Dopo, non sono state sufficienti la generosità e la disperazione per recuperare il risultato e ci si è messa pure la sfortuna (due pali ed un salvataggio sulla linea).
La squadra è apparsa disorientata, insicura, lenta, priva di una qualsivoglia ipotesi di gioco. Le carenze psicologiche sono sembrate forse più marcate di quelle tecniche (il che è tutto dire!). Mai i giocatori in campo hanno dato l'impressione di avere la consapevolezza di essere superiori agli avversari (forse perchè così non è?). L'allenatore ha le sue responsabilità per il non-gioco e per l'aspetto psicologico. Incomprensibile la decisione di schierare una squadra senza una punta centrale, lasciando Pazzini in panchina per circa un'ora di gioco. Troppi i calciatori schierati fuori ruolo.
Peraltro, molti di coloro che sono scesi in campo hanno messo in scena una prestazione largamente insufficiente. Abbiati almeno poteva provare a parare il colpo di testa del sampdoriano Costa, Montolivo ha sbagliato una quantità industriale di passaggi ed ha perso troppi contrasti, Flamini è ancora troppo lento ed imballato, Boateng è supponente ed impreciso, El Sharawi è troppo timido, Robinho è il solito disastro (questa volta ha anche indotto Allegri a sbagliare il cambio in attacco, dichiarando con 5 minuti di ritardo di avere problemi fisici). Gli unici a salvarsi sono stati Yepes (che ha perfino tentato di vestire i panni di leader dell squadra), Antonini e De Sciglio. Per il resto, mediocrità assoluta.
La Società non può certo chiamarsi fuori da questo disastro. Dopo una campagna acquisti scellerata, dettata più da logiche ragioneristiche alla Monti che da passione per la squadra (va detto che il cosiddetto fair play finanziario non è ancora in vigore: Paris S. Germain docet) il risultato non poteva essere che questo.
Esistono possibilità, per la Società, di cambiare un destino che sembra segnato? Certamente si. Da qui al 31 agosto è possibile (o doveroso?) mettere mano al portafoglio per colmare le lacune che si sono viste oggi in campo (in difesa, a centrocampo e in attacco) e anche per cambiare allenatore (Guardiola è libero). Diversamente, si decida di cedere la maggioranza del capitale sociale. Anche perchè, come dire...., nel 2013 si vota........