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Milan vs Napoli. I limiti della ragione.

Creato il 01 marzo 2011 da Calciosofia
Ciò che in primo luogo distingue Allegri da Mazzarri è il concetto di ragione.
Per Allegri la ragione è una forza unica, infallibile e onnipotente. Unica perché uguale in tutti i calciatori e posseduta da tutti nella stessa misura ( ma allora, le differenze per esempio fra Ibra e Pato? Solo dovute al carattere). Infallibile perché non può sbagliare se segue il suo metodo. Onnipotente perché trae da se stessa il suo materiale e i suoi principi fondamentali. Anche se per Allegri, che si ispira a Hobbes, la ragione non presiede sempre questi caratteri: l'unità della ragione non è sempre data, sennò il Milan vincerebbe sempre, né garantita, ma è piuttosto da formare attraverso un'apposita disciplina. E' questo il compito dell'allenatore e se la ragione suggerisce di non mettere in campo Cassano anche quando sembra inevitabile, così si fa.
Mazzarri nega invece che la ragione produca da sé i principi e il materiale di cui si serve. "Niente"-dice-" può fare la ragione se poi mi manca Lavezzi e la squadra è in allarmante soggezione, e se in più ci si mette anche l'arbitro che ti dà un rigore dubbio contro. Hai voglia di reagire! Ti devi rassegnare e uscire da S.Siro con tre pive nel sacco e un ragionevole addio allo scudetto".

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