E oggi i donatori di sangue sono arrivati da tutta Italia per celebrarla in quello che è il luogo simbolo di EXPO MILANO per la società civile, Cascina Triulza dove hanno realizzato tutti, con magliette e cappellini rossi dedicati alla giornata, la classica foto ricordo e partecipato al Tavolo della Solidarietà, l’opera che l’artista lombardo Alberto Gianfreda, sta realizzando in queste ore e che diventerà il simbolo tangibile di questa giornata.
Momento principale è stato il convegno “Grazie per avermi salvato la vita” (Thank you for saving my life), dedicato al tema scelto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e a un’attenta riflessione sul rapporto tra donazione di sangue, stili di vita e alimentazione.
Ai presenti è stato dapprima letto il saluto del ministro della salute Beatrice Lorenzin, che ha sottolineato di nutrire “una profonda ammirazione per la scelta di tutti coloro che – con un atto di profondo senso civico e solidaristico – periodicamente, anonimamente, gratuitamente e responsabilmente donano il sangue e i suoi componenti. C’è un gran bisogno di coinvolgere la popolazione, facendo comprendere come la donazione del sangue sia, oltre che un gesto necessario, anche un segno di responsabilità verso il prossimo”.
E, circa l’80%, dati diffusi in anteprima dall’INPS, senza neanche utilizzare la giornata di permesso retribuito, prevista per legge.
L’evento è stato organizzato da AVIS, CROCE ROSSA ITALIANA, FIDAS, FRATRES, FIODS, Centro Nazionale Sangue e SIMTI, con il patrocinio di EXPO, Regione Lombardia, Comune Milano, Rai Yo Yo e FNOMCEO.
L’IDENTIKIT DEL DONATORE
Chi sono i donatori di sangue in Italia e soprattutto quali sono i loro stili di vita ed, essendo in EXPO, i loro comportamenti alimentari? L’identikit dei donatori arriva dai primi dati della ricerca “Avis per Expo. Nutriamo la Vita” presentati da Nutrition Foundation che ha analizzato i risultati di oltre 10.000 questionari compilati da donatori, per la maggioranza avisini e da non donatori e messi a confronto con ricerche fatte da SIMG e con lo studio LIZ per scoprire le differenze tra queste due popolazioni, presentata dalla dottoressa Franca Marangoni, direttore scientifico di NF.
E da questi dati, anche se parziali perché l’indagine si concluderà ad ottobre prossimo, emerge che oggi possiamo identificare i donatori così: §giovani, §donne §istruzione elevato, §sportive §consapevoli dell’importanza dei corretti stili di vita §grandi consumatrici di olio d’oliva rispetto ad altri grassi. Nella classifica delle fonti di informazione che questa popolazione preferisce per informarsi sui temi relativi agli stili di vita e della salute.
“Sono dati importanti – ha spiegato Vincenzo Saturni presidente di Avis Nazionale e medico ematologo e trasfusionista presso l’Ospedale di Varese - se si pensa che, in base ai dati 2010 del sistema di sorveglianza Passi (Progressi delle Aziende sanitarie per la salute in Italia), che monitora lo stato di salute della popolazione italiana adulta, circa il 37% degli Italiani di 18-69 anni pratica attività fisica in quantità inferiore a quanto raccomandato, mentre il 31% risulta completamente sedentario.In conclusione, e di questo siamo molto orgogliosi, la popolazione dei donatori si differenzia per una maggiore attenzione ai comportamenti alimentari e all’esercizio fisico”.
Sono intervenuti anche i presidenti delle quattro Associazioni di volontariato del sangue di CIVIS (AVIS, CRI, FIDAS e FRATRES) e il presidente della FIODS (Federazione Internazionale Organizzazioni Donatori di Sangue). La ricerca AVIS per EXPO proseguirà anche nei prossimi mesi e i risultati conclusivi saranno presentati in un convegno in programma il 24 ottobre in Regione Lombardia. Al convegno era presente anche la senatrice De Biasi, Presidente della XII Commissione Igiene e Sanità del Senato che ha dichiarato che non ci saranno ulteriori proroghe per l’accreditamento del sistema trasfusionale.