“Con questa imponente opera di semplificazione, lo sport - ha sottolineato l'assessore - ha le meritate certezze e regole, poche, definite e sicure. Perché lo sport è insegnare a rispettare le regole e chi impara fin dall'infanzia ad avere come dettami ispiratori i grandi valori, poi, nella vita, questi valori non potrà scordarli mai e, per questo, mi sento di ribadire la mia convinzione sull'importanza dello sport nella scuola".
"La Legge - ha proseguito Rossi - è frutto di un lavoro con cui si è cercato di dotare il mondo sportivo della nostra Regione di una sorta di 'guida operativa' di sintesi per le sue 22.000 società e associazioni".
L’assessore ha inoltre spiegato che la nuova normativa ha preso le mosse da un benchmark fra i
tanti provvedimenti vigenti e proposte di legge avanzate, quindi con un'ottica macroregionale, arrivando a definire un testo nuovo, moderno e semplice perché a tutti sia più facile praticare l'attività motoria combattendo obesità e altre patologie correlate alla sedentarietà.
Antonio Rossi a Madesimo
Montagna e scuola. "Le novità introdotte - ha sottolineato l'assessore regionale - riguardano anche un basilare comparto sportivo e turistico della nostra Regione, come il settore della 'Montagna'. Inoltre, nelle finalità, abbiamo inserito alcune tematiche fondamentali come lo 'sport nella scuola', una battaglia che, personalmente, sostengo da sempre e in cui desidero, con tutte le mie forze, che la Lombardia sia protagonista principale sulla scena nazionale".
Una legge che garantisce forza e voce ai praticanti, ai tecnici, istruttori e dirigenti di ogni età: “La legge garantisce protezione, attraverso il concetto di 'qualificazione' in antitesi a quello di 'improvvisazione', la valorizzazione del volontariato, attenzione all'impiantistica, contrasto all'uso di sostanze dopanti, la tutela sanitaria degli sportivi, l'attenzione alle eccellenze della nostra terra, la 'Dote Sport' per consentire alle famiglie meno abbienti di poter permettere ai propri figli di continuare a praticare la disciplina preferita".
Diversamente abili e sport nelle carceri.
"Non abbiamo dimenticato lo sport praticato dai diversamente abili ricordando che, alle volte, e difficile distinguere il confine tra 'normalmente abile' e 'diversamente abile' fino al punto da non trovare dove iniziano e terminano le rispettive aree di competenza – ha aggiunto Rossi -.Come non ci siamo certamente dimenticati di chi, grazie allo sport, può invece ritrovare fiducia in se stesso dopo aver compiuto errori tragici nella propria vita da lasciare spesso cicatrici indelebili nella persona stessa e in chi le vive accanto".
Un altro elemento di rilievo emerge da questa nuova legge: un’anagrafe dell’impiantistica esistente in Lombardia: "Particolare attenzione - ha spiegato l'assessore - viene riservata al capitolo importante dell'impiantistica sportiva. Le strutture lombarde, per gran parte costituite dagli impianti di edilizia scolastica, hanno diffusi problemi di mancato rispetto delle norme di sicurezza, delle norme Coni, delle norme di omologazione previste dalle federazioni sportive. Questa legge istituisce l'anagrafe regionale degli impianti sportivi allo scopo di incentivare la costruzione di nuovi impianti solo per rispondere a una reale domanda di sport".
"Regione Lombardia e il mio assessorato ribadiscono grazie a questa legge - ha concluso l’assessore Rossi - l'impegno a lavorare a pieno regime, a partire dall'importante volano rappresentato da Expo, con gli impianti esistenti e a provvedere alle loro necessarie ristrutturazioni senza inseguire pericolose chimere".