Milano, Berlusconi: “Scelta del prossimo candidato sindaco entro due settimane”

Il centrodestra deve scegliere il nome del prossimo candidato sindaco di Milano “nel giro di 10-15 giorni”. Lo ha affermato il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, ieri durante una manifestazione del movimento.

(milano.repubblica.it)

Milano, Berlusconi: “Scelta del prossimo candidato sindaco entro due settimane”. “La campagna elettorale deve nascere in fretta – ha detto – bisogna presentare un buon programma e un buon candidato per ottenere un’affermazione cospicua”. Quanto a una possibile indicazione di Giuseppe Sala come candidato, Berlusconi risponde: “Non ho conoscenze approfondite, l’ho incontrato poche volte, mi sembra una brava persona. Vorrei però ricordare che l’Expo è a Milano perchè l’ho portato io”.

Forza Italia da’ il via alla campagna di “riconquista” di Milano, che dovrà portare il centrodestra a vincere le prossime elezioni per il sindaco con un “20-30% in più” rispetto all’avversario. Questo il messaggio lanciato ieri da Silvio Berlusconi, intervenuto alla manifestazione “Rialzati Milano”, organizzata da esponenti del partito. “Oggi (ndr, ieri) parte la campagna di riconquista di Milano – ha detto – sarà una vittoria sicura se tutti noi ci impegniamo. A Milano dobbiamo vincere con il 20-30% di più degli altri, convincendo i milanesi con programmi seri, 100 impegni da fare in 100 giorni, e con nomi seri di candidati”. Secondo Berlusconi si tratta di “elezioni fondamentali in preparazione alle prossime elezioni politiche, dove dobbiamo vincere alla grande per riportare in Italia la democrazia. Io ci sarò, sarò qui con voi, sarà una crociata per la democrazia e la prossima sarò una primavera di libertà”.

Sul nome di Matteo Salvini, come su quello di Giorgia Meloni a Roma, come potenziali candidati, Berlusconi non si sbilancia. “Sono possibilità sul tavolo ancora da esaminare, sarebbero buone opportunità – risponde ai giornalisti – ma ci sono diversi candidati, non facciamo nomi. Certo chi è più politico deve avere la capacità di dotarsi di una squadra di manager”. Milano e Roma, questa l’idea, “sono città importanti e difficili, devono essere amministrate come una grande azienda, con compagini di professionisti”. Per Milano “bisogna chiamare dei milanesi che non sono mai scesi in campo, imprenditori, professionisti, con qualcuno ho gia’ parlato dicendo che bisognava rimboccarsi le maniche, se no poi non potevano lamentarsi”. (AGI)