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Milano da bere. E da ascoltare

Creato il 25 maggio 2012 da Cannibal Kid
Condividi Milano da bere. E da ascoltare Iori’s Eyes “Double Soul” Genere: post trip-hop Provenienza: Milano, Italia Se ti piace ascolta anche: Massive Attack, Tricky, Air, Radiohead
Gruppo italiano, milanese per la precisione, che ho conosciuto grazie a Lucien e alla sua teiera volante. Una band che, più che dalla noiosa scena musicale nostrana, sembra uscita dritta da un mio sogno. Una voce maschile (quella di Clod) e una femminile (quella di Sofia) che si uniscono, si riproducono e partoriscono della ninna nanne per bambini alieni. A voler essere più specifici, ma non troppo perché la loro musica ha sempre impresso forte il sapore del mistero, il loro sound è un affascinante e rarefatto miscuglio di pop e trip-hop. O diciamo anche post trip-hop, che mettere la parola post come prefisso fa sempre fico. Tra vaghi richiami agli Air ed echi di Massive Attack, Radiohead 2.0 e Portishead, ma con un tocco sempre fortemente personale, il loro disco sa rapire come l’Anonima Sequestri dei tempi migliori. Consigliati? No, di più. Un solo dubbio: chi diavolo è ‘sto Iori? (voto 8/10)
Milano da bere. E da ascoltare Highlists personali: “Wake Up Friend (P.vo)”, “Bubblegum”, “Vlad”, “The Merging”


Milano da bere. E da ascoltare Amor Fou “Cento giorni da oggi” Genere: pop Provenienza: Milano, Italia Se ti piace ascolta anche: Baustelle, 883, Tiromancino, Franco Battiato, Lo Stato Sociale
Gli Amor Fou, tra l'altro in passato autori di un disco chiamato "La stagione del cannibale", hanno messo da parte la vena cantautorale che li aveva contraddistinti finora. Cosa che per me non può essere altrimenti che positiva, visto che considero il cantautorato la grande piaga della musica italiana. La probabile causa che ha impedito lo svilupparsi di una vera e propria goduriosa scena pop come nel resto dei paesi musicalmente sviluppati. Con questo nuovo disco, gli Amor Fou allora si sono dati al disimpegno e hanno affinato il loro gusto pop. Bella scelta, scelta da applausi, ma il risultato? Eh, insomma. Così così. A tratti il nuovo corso degli Amor Fou lambisce i territori di Franco Battiato o dei Baustelle più spensierati (“Goodbye Lenin”), quando va bene. Quando va male, si toccano invece le coste degli 883 e degli Zero Assoluto. Il che è male. Il che è molto male. Il poppettino inconsistente di 883 e Zero Assoluto è l’altra piaga della musica italiana. L’altra probabile causa che ha impedito lo svilupparsi di una vera e propria goduriosa scena pop come nel resto dei paesi musicalmente sviluppati. Milano da bere. E da ascoltareA questo giro non del tutto convincenti pure i testi, con intenzioni da fotografia dello stato (sociale) del paese o forse da inni generazionali che però si infrangono contro le onde del generalismo, come ne “I volantini di Scientology”:
Tre milioni di ragazzi ammettono di fare uso di droghe leggere non vedo che male ci sia in fondo anche Obama dichiara che si è fatto una canna respirando
In conclusione: (abbastanza) buone le intenzioni però, ragazzi, si può fare di (molto) meglio. Avete cento giorni da oggi per farmi cambiare idea. (voto 6-/10)

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