Nona giornata di Eurolega: l’Armani Jeans perde in casa di 15 punti contro Valencia e si fa sorpassare in classifica, gettando quasi via le Top 16. La Montepaschi travolge l’Ulker e chiude in testa il suo raggruppamento
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- David Hawkins in azione: 10 punti per lui
Armani Jeans Milano-Power Valencia 60-75
Un suicidio in piena regola: l’Olimpia crolla con il Pamesa nel penultimo turno del gruppo D di Eurolega ed è con un piede e mezzo fuori dalle Top 16 che, oltre a essere l’obiettivo minimo della stagione continentale, sembravano ampiamente alla portata della squadra lombarda. A questo punto per passare il turno Milano dovrà andare a vincere mercoledì 22 in casa del Panathinaikos Atene e sperare che Valencia perda in casa contro l’Olimpia Lubiana che è già qualificata.
brividi — Sono circa 2.000 gli spettatori al Biella Forum, campo neutro forzato dall’indisponibilità dell’impianto di Assago e dall’assenza di alternative praticabili nei dintorni del capoluogo lombardo. L’AJ parte col freno a mano: l’unico che spinge con convinzione è Mancinelli, ma i problemi sono soprattutto nell’area difensiva, dove gli aiuti latitano, e a rimbalzo con gli spagnoli che alzano la voce a capitalizzano grazie al lituano volante Javtokas, un soggetto capace di schiacciare in un canestro a 3.66 metri prima che la sua carriera rallentasse a causa di un incidente motociclistico. All’8’ il Pamesa conduce 12-7 nonostante 4/7 dalla lunetta e, in tutta sincerità, lo spettacolo è deprimente. A fine primo quarto Milano è a -3 (11-14), quasi un lusso con 6 rimbalzi offensivi concessi e una serie preoccupanti di amnesie nella seconda linea difensiva.
di male in peggio — Nel disarmante grigiore generale emerge il francese De Colo con cinque punti in fila (13-21) mentre l’AJ si affida a qualche tiro perimetrale di Finley e Jaaber senza però costruire granché e senza mai andare ad attaccare il ferro avversario. Prima Hawkins e poi Mordente provano a invertire la tendenza (25-27 dopo 17’), ma ogni volta che la squadra di Pesic (sulla panchina di Roma dal 2004 al 2006) riesce ad abbassare i ritmi l’allungo è quasi automatico: 27-32 all’intervallo e ancora una volta è quasi un lusso visto il tremendo passivo (13-25) a rimbalzo. La ripresa è una falsa partenza: dopo poco salta la luce nell’impianto e praticamente c’è un nuovo break di oltre 20 minuti. La pausa non aiuta l’AJ che sprofonda a -10, Pecherov prova a scuotere i suoi ma senza trovare seguaci e Martinez dalla distanza firma il 34-46 che scatena anche qualche fischio sugli spalti. Finley sembra un pesce fuor d’acqua più che un direttore d’orchestra e il 43-56 del 30′ non rende l’idea della pochezza della serata biancorossa in termini di aggressività e di lucidità.
epilogo disarmante — E’ il momento più critico della stagione milanese e Bucchi prova, senza alcun esito, a giocare il jolly dell’acerbo Melli al posto di Pecherov e Mancinelli: con 6 minuti da giocare sono sempre 14 i punti di margine. Jaaber, almeno lui, si danna su entrambi i fronti e due triple di Hawkins riaccendono le speranze: 55-63 al 36’. Riecco Mancinelli, e Finley per Jaaber, con 3’30” da giocare: Mordente mette il tiro del -7, ma lo specialista Rafa Martinez infila la quinta tripla su sette tentativi e spezza le ultime chance di rimonta. Si gioca solo per difendere il +11 dell’andata, che costò la panchina al tecnico iberico Hussein, e la palla decisiva, affidata a Pecherov, si spegne sul ferro. Una sconfitta terribile, nella forma e nella sostanza: la stagione di Milano è a un bivio e imboccare la strada giusta sarà decisivo pena una rivoluzione.
Milano: Jaaber 13, Mordente 12, Hawkins 10
Valencia: Martinez 20, De Colo 15, Claver 8, Lischuk 8, Savanovic 8
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- Kaukenas al tiro: per lui 13 punti
Montepaschi Siena-Fenerbahce Ulker 94-65
Con una giornata di anticipo, la Montepaschi chiude al primo posto la prima fase di Eurolega, mettendosi alle spalle squadre da Final Four come Barcellona, sconfitto 88-87 a Vilnius, e Fenerbahce. All’ottava vittoria in nove partite, i senesi avevano perso la loro unica partita all’andata sul campo dei turchi, stavolta invece travolti fino al +29 dal grande inizio di McCalebb, dai canestri di Moss e dalla qualità spalmata su tutta la partita da Kaukenas.
un altro passo — Al Fenerbahce mancava la stella ex Roma Roko Ukic e si è visto. Senza testa, i turchi si sono fatti trascinati dall’aggressività senese in avvio in un vortice di 5 perse nei primi tre minuti, quando Greer viene panchinato e non rientrerà più, ma non molto meglio andrà con Preldzic o qualcuno dei baby registi dalla panchina ad aiutare Onan. Insieme a un tentacolare Moss e con un’efficace pressione a tutto campo in difesa, McCalebb ha un altro passo a livello di velocità ed energia: anche dall’altra parte del campo arriva sempre al ferro e con un primo quarto da 12 punti è la spina dorsale del 14-5 senese in avvio che dà l’impronta alla partita. Lo strappo però arriva con il 10-0 a cavallo dei primi due quarti per volare 31-14 al 12′ con Lavrinovic. Qui la Montepaschi comincia ad attaccare con un po’ di foga, ma i canestri di talento di Kaukenas non fanno mai rientrare il Fenerbahce oltre il 35-24 al 17′, ricacciata indietro dai canestri di talento di Kaukenas. Due triple di Carraretto prima del riposo mandano la Montepaschi al riposo sul +19, altre due di Moss (10 punti nel terzo quarto) respingono il rientro turco che era arrivato fino al -13 in avvio di ripresa. E’ la spinta che, insieme agli 8 punti nel quarto di McCalebb che gioca al gatto col topo, innesca il 17-7 casalingo per volare 66-43 al 27′, dilatato sul +27 in chiusura di terzo periodo, sull’81-53 al 33′ e infine sul +29 finale. (Giuseppe Nigro)
Siena: McCalebb 22, Moss 15, Kaukenas 13, K.Lavrinovic 10
Istanbul: Tomas 11, D.Lavrinovic 11, Savas 10