Prende il via oggi, giovedì 5 settembre, per concludersi domenica 15, la 18ma edizione di Milano Film Festival: i due direttori Alessandro Beretta e Vincenzo Rossini anche quest’anno si dimostrano intenti a perseguire l’obiettivo di una kermesse attenta alle nuove produzioni e al cinema indipendente (circa 200 opere in arrivo da tutto il mondo), tracciando un percorso tra le più coraggiose cinematografie internazionali, raramente visibili in sala, fra anteprime e incontri con i talenti emergenti.
Centro nevralgico dell’evento sarà il Teatro Strehler, con il suo Sagrato e il Teatro Studio, al quale si affiancheranno il Parco Sempione, la Triennale di Milano – Teatro dell’Arte, lo Spazio Oberdan, la Cascina Cuccagna, l’Auditorium San Fedele e l’Area Ex Bazzi.
Il Festival è sostenuto dal Comune di Milano – Assessorato alla Cultura e dal Programma Media dell’Unione Europea, ha ricevuto il patrocinio di Expo 2015 e può fare affidamento su numerosi e fedeli partner.
Denis Lavant (Wikipedia)
Il programma prevede i concorsi Lungometraggi (solo opere prime e seconde di registi provenienti da ogni parte del mondo) e Cortometraggi (riservato a registi under 40), affiancati da sezioni fuori concorso, film in anteprima, ospiti, workshop ed eventi paralleli. Tra i film selezionati risaltano Mirage à l’Italienne di Alessandra Celesia, regista italiana che lavora in Francia; The Eternal Return of Antonis Paraskevas, della regista greca Elina Psykou (Best Work in Progress a Karlovy Vary 2012); Ilo Ilo diretto da Anthony Chen, vincitore della Camera d’Or all’ultimo Festival di Cannes. Fra i corti, invece, ecco titoli come Fatigués d’être beaux, per la regia di Anne-Laure Daffis e Léo Marchand, protagonista Denis Lavant, attore feticcio di Leos Carax (Holy Motors); Peristalsi di Enrico Iannaccone, che sarà presente al festival; Don’t Fear Death, diretto da Louis Hudson (terrà anche un workshop sull’animazione); La lampe au beurre de yak, di Hu Wei, giovane regista cinese il quale presienzerà alla proiezione.Sylvain George
Previsto un omaggio, curato da Paola Piacenza, a Sylvain George, autore di cinema politico e sperimentale, con la previsione di un’ampia rassegna che include lungometraggi, cortometraggi, una carta bianca, un incontro/dialogo con Stefano Savona e l’evento Alive They Cried: John Butcher su Vers Madrid – The Burning Bright.E’ inoltre previsto il workshop Seize the time, organizzato da Milano Film Network con Milano Film Festival, in collaborazione con Filmmaker, che culminerà in un film collettivo sulla città, capace di cogliere le parole e i gesti, sociali e politici, dell’Italia contemporanea e di trovare la forma giusta per raccontarli.
La rassegna Colpe di Stato, che si sofferma sulla realtà complessa del sistema di potere nel mondo, giunge alla nona edizione e si rivela sempre attenta alla sperimentazione del linguaggio e alla documentazione del reale, mentre la sezione The Outsiders si affianca a quelle competitive, integrando i percorsi del Concorso o raccogliendo frutti emersi a margine del lavoro di selezione. Fra gli Eventi speciali, The Rocket, diretto da Kim Mordaunt (Best Narrative Feature Film al Tribeca Film Festival); il classico anni ‘80 Labyrinth, di Jim Henson, proposto in una proiezione multisensoriale organizzata in collaborazione con Lush e Gorilla Perfume; l’anteprima di Teen Beach Movie di Jeffrey Hornaday; la proiezione dei corti di diploma della Milano Scuola di Cinema e Televisione. VerniXage, per il terzo anno consecutivo, prova a indagare le aree interstiziali tra il sistema dell’arte contemporanea e quello del cinema, focalizzando ora la propria ricerca sulle possibilità e le modalità di applicazione, distribuzione, fruizione e racconto dell’arte cinematografica. Anche quest’anno, infine, torna il Focus Animazione, con la tradizionale maratona di cortometraggi al Parco Sempione e il workshop Paper In Motion, con Louis Hudson, organizzato in collaborazione con Moleskine e si riconferma l’appuntamento con il Milano Film Festivalino, proiezioni e laboratori per i più piccoli in Cascina Cuccagna.
Informazioni: http://www.milanofilmfestival.it
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La 18ma edizione del Milano Film Festival fornisce l’occasione per scrivere della presentazione, avvenuta lo scorso 3 settembre alla 70° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, del progetto MFN – Milano Film Network, realizzato grazie al sostegno della Fondazione Cariplo, che unisce l’esperienza e le risorse dei sette festival di cinema milanesi per offrire una proposta culturale lungo tutto l’anno e una serie di servizi per chi si occupa di cinema e audiovisivo a Milano e in Italia.La rete, che godrà del contributo di Fondazione Cariplo per i primi tre anni di attività, nasce da un’auto organizzazione dei sette festival di cinema della città di Milano – oltre a Milano Film Festival anche Festival del Cinema Africano d’Asia e America Latina, Festival MIX Milano, Filmmaker, Invideo, Sguardi Altrove Film Festival, Sport Movies & Tv Fest – e mira a includere non solo gli operatori del settore audiovisivo ma anche istituzioni e attori socio-economici, a riconoscimento della valenza del cinema in quanto forma d’arte ma anche settore produttivo che genera ricadute positive sul tessuto urbano.
Obiettivo primario del progetto è, nel breve periodo, quello di creare un sistema cinema all’interno della città di Milano, ossia un modello stabile di collaborazione attraverso una rete inter-organizzativa, in primis fra i festival di cinema, che consenta uno scambio innovativo di conoscenza, risorse strumentali, servizi e opportunità, mentre nel lungo periodo punta a fare di Milano “La città del cinema indipendente”, valorizzando le sue risorse attraverso una rete aperta alla partecipazione di altri soggetti.
L’attività del MFN si sviluppa su due aree principali:da un lato, un’offerta di servizi legati alla produzione dell’evento a sostegno della rete e a disposizione del territorio, che include la gestione dell’ospitalità, la cura dei sistemi di sottotitolaggio, l’adeguamento tecnologico dell’apparato tecnico per le proiezioni (in vista del passaggio obbligato dalla pellicola alla tecnologia digitale); il movimento delle copie di proiezione dei film che saranno mostrati durante i festival; i servizi di gestione degli spazi in accordo con i gestori delle sale cinematografiche e con altri spazi culturali; l’organizzazione del servizio di volontariato tipico delle manifestazioni culturali ad alta partecipazione, soprattutto giovanile.
Dall’altro, la realizzazione di un calendario di attività di programmazione e diffusione permanente, in collaborazione anche con altri soggetti che si occupano di cinema, quali la creazione di un archivio comune e la digitalizzazione delle opere presenti negli archivi dei singoli festival, la distribuzione dei film nelle sale, l’organizzazione di workshop e percorsi formativi, l’impulso a iniziative di produzione di progetti audiovisivi.
Tra i primi appuntamenti del network, il workshop di regia con Sylvain George, Seize The Time, rivolto a giovani filmmaker, in corso in questi giorni nell’ambito dell’omaggio che Milano Film Festival dedica al cineasta.