In occasione di “Studi Festival 2″, “Punto per l’arte”, centro di consulenza artistico di Milano, organizza tre mostre tra martedì, mercoledì e sabato. La prima, “Virus Symbole”, verrà inaugurata alle ore 18 martedì, in via Oldrado da Tresseno 5, la seconda, ”Costellazioni”, il giorno dopo alle 18 in via privata Druso, mentre l’ultima “Turn on”, verrà presentata via Vincenzo Gianferrari a partire dalle 18.
“Punto per l’arte” è un centro di consulenza artistico. L’attività principale si basa su un servizio offerto a giovani artisti e studenti per l’inserimento nel mondo dell’arte contemporanea. Offre dei servizi per la realizzazione/traduzione del portfolio, la stesura di testi critici, l’organizzazione di una mostra, piani comunicativi e supporto nella partecipazione a bandi pubblici.
“Visus Symbole” (inaugurazione martedì 15 marzo alle 18, via Oldrado da Tresseno 5, Milano). La mostra intende esplorare la concezione del simbolo nelle pratiche contemporanee. Teresa Antignani, ESPI, Palmi Latino, Enzo Modolo e Leonardo Petrucci si confronteranno su questo concetto. Il termine simbolo deriva etimologicamente dal verbo greco simballein (riunire). La parola indicava inizialmente una tavoletta decorata, spezzata in due parti che veniva affidata a due persone che stavano per separarsi permettendo così un riconoscimento tramite la ricomposizione del disegno iniziale. In seguito, simbolo significò unione tra due concetti, in grado di evocare o rappresentare, per convenzione o per naturale associazione di idee, una realtà o una condizione diversa dalla semplice apparenza delle cose. L’arte visiva è un fenomeno simbolico poiché unisce due significati lontani, o meglio sintonizza su un significato comune due individui distinti, l’artista e lo spettatore, che comunicano empaticamente grazie al medium rappresentato dall’opera e dai suoi intrinseci significati simbolici. Segno, forma e oggetto fanno riferimento a una realtà che non viene raccontata o svelata esplicitamente, ma resa comprensibile alla nostra capacità percettiva attraverso un cortocircuito dei normali processi razionali. L’arte è simbolo, allegoria, metafora, forse è un inganno, ma resta pur sempre “una menzogna che ci fa comprendere la verità”.
“Costellazioni” (inaugurazione mercoledì 16 marzo alle 18, via privata Druso 5, Milano). Una stella binaria è un sistema solare nel quale due stelle orbitano attorno a un comune centro di massa. Simone Masetto Maghe e An Yuanyuan hanno lavorato muovendosi attorno a un centro comune: lo studio in via Druso 5. Gli artisti hanno interagito creando un’opera unica formata da 49 telai. Masetto utilizza il velluto come luogo d’indagine. La decolorazione del tessuto crea forme astratte in un tempo sospeso dove possiamo idealmente vedere il Cosmo o una galassia. I suoi quadri hanno una dimensione fisica denotata dalla morbidezza del materiale, ma rimandano alla non fisicità della visione di una volta celeste. Yuanyuan lavora con pietre e minerali raccolti e trovati. Il suo intento è quello di dimostrare come la bellezza della natura non sia modificabile. Difatti avvolge piccole pietre con fil di ferro, poiché l’intervento umano non può sempre apportare migliorie. Appaiono come piccoli pianeti-gioiello che si discostano sia dall’artificiale che dal naturale. I due artisti hanno lavorato a stretto contatto per trovare un punto di connessione tra una macro e una micro visione del mondo. Si sovrappongono e intrecciano nel tentativo di rappresentare ciò che idealmente conosciamo dell’universo e di noi stessi.
“TURN ON” (inaugurazione sabato 19 marzo alle 18, performance “Rumore Rosso” alle 19.30, via Vincenzo Gianferrari 6, Milano). Il termine turn on ha molteplici e svariate accezioni, vuole dire accendere, rivoltarsi contro, cambiare direzione, far eccitare. L’intento di questa esposizione è proprio di utilizzare tutti questi termini. I nove artisti in mostra (Laura Bassan, Antonio Cavadini - Tonylight, Nicola Di Caprio, Graziano Folata, Maria Chiara Lamperti, Domenico Laterza, Isabella Nazzarri, Michael Rotondi e Chiara Sorgato) hanno utilizzato materiali eterogenei per sviluppare questo concetto. Materiali fluorescenti, fosforescenti, luce di Wood, neon, installazioni, quadri e video definiranno lo spazio dello studio. La mostra non avrà altra illuminazione se non quella proveniente dalle opere stesse. Accostandosi a diversi stili e cifre stilistiche il pubblico sarà stimolato ed “eccitato” dalla luce in sé sia come fonte che come medium. In occasione dell’inaugurazione si terrà la performance di “Rumore Rosso”, progetto nato nel 2016 durante la mostra presso il MAC di Lissone. Due dei tre elementi, Nicola Di Caprio e Michael Rotondi, in collaborazione con Tonylight, si esibiranno in una performance musicale basata sull’improvvisazione e la commistione di generi musicali creando un’atmosfera sonora estemporanea. Il suono interagirà con le luci delle opere, generando un gioco di richiami con l’intera mostra.