MILANO. “Un
incontro voluto per illustrare il concetto di agricoltura sociale e per esporre
la normativa , anche attraverso l’esempio di esperienze lombarde di successo”. Così
ha detto Paola Pozzi referente regionale di UeCoop Lombardia al termine del
vertice che si è tenuto a Milano sull’agricoltura sociale giovedì 28 gennaio.
Organizzato da UeCoop
Lombardia, infatti, l’incontro ha visto la partecipazione di circa 50 rappresentanti
di imprese ecooperative attive dalle
Alpi al Po.L’agricoltura
sociale, spiegano da UeCoop Lombardia, rappresenta un nuovo modello di welfare
che vede protagonista il mondo rurale con progetti imprenditoriali dedicati ai
soggetti più vulnerabili.
In tutta Italia,
nelle aree rurali come in quelle periurbane, stanno nascendo esperienze molto
diversificate che vanno dal recupero di soggetti con problemi di dipendenza fino
all’agricoltura terapeutica, dal reinserimento sociale e lavorativo di persone
emarginate all’attività agricola volta al miglioramento del benessere e della
socialità come ad esempio gli agriasilo o gli orti per gli anziani.
Alessandra Morandi
“Dal 2015 accolgo
nella mia azienda ragazzi diversamente abili, di età scolare e maggiorenni – ha
raccontato Alessandra Morandi titolare dell’agriturismo e fattoria didattica
Dosso Badino a Monticelli Brusati in provincia di Brescia e presidente di
Terranostra Lombardia –. Sono protagonisti di laboratori di cucina, ortocoltura
e di sedute di riabilitazione equestre, sviluppati all’interno del progetto
“Legàmi”. Tra gli obiettivi, quello di far acquisire ai ragazzi delle abilità
pratiche spendibili nel mondo del lavoro”.
“L’agricoltura
sociale concilia sviluppo economico, solidarietà e sostenibilità ambientale – ha
aggiunto Sandra Berni del Nucleo Operativo di Supporto di UeCoop – Come Unione
delle Cooperative vogliamo sostenere progetti sociali rivolti in particolare a
bambini e anziani, anche attraverso lo strumento delle reti di impresa”.