MILANO. L’atletica milanese in lutto per la scomparsa di Camillo Onesti
Creato il 21 novembre 2014 da Agipapress
MILANO. Un grave lutto ha colpito
non solo l’atletica, ma più in generale tutto lo sport milanese e italiano: è
scomparso, infatti, a 88 anni Camillo
Onesti, presidente della storica associazione alpinistica milanese Fior di Roccia e anima organizzativa
della Stramilano insieme, tra gli
altri, con gli amici Aldo Gelosa e Michele Mesto, nonché Francesco Alzati e Luigi
Mauri, venuti purtroppo a mancare negli anni scorsi.
Ricordare Onesti come deus ex machina del romanzo della
Stramilano (nata nel 1972 e passata alla distanza dei 21,097 km competitivi dal
1976) è però estremamente riduttivo. “Camillone”, come lo chiamavano gli amici,
milanese di Porta Ticinese, aveva iniziato la propria parabola sportiva tra corse
campestri e calcio (ruolo portiere) prima di dedicarsi al ciclismo: iniziò con la bicicletta a 16 anni per chiudere a 26,
quando alla bici sostituì la montagna grazie all’incontro con una compagnia di
accademici del CAI.
La montagna fu la sua vera compagna di vita, mettendolo alla
prova nelle 1500 vette scalate e nella pratica di sci di fondo e scialpinismo.
Nel fondo ricoprì le cariche tecniche più importanti: prima
allenatore responsabile del Comitato Alpi Centrali, poi, dopo i Giochi di
Sarajevo 1984, direttore agonistico
della Nazionale femminile.
Fu con Onesti alla guida che sbocciò la squadra azzurra
capace di arrivare in cima al mondo con Manuela Di Centa e Stefania Belmondo,
ma anche con Gabriella Paruzzi, Bice Vanzetta e Sabina Valbusa: dal 1989 al
2000 (quando Onesti abbandonò la carica) l’Italia femminile conquistò quattro ori
olimpici, quattro titoli mondiali e due Coppe del Mondo generali.
Parallelamente allo sci di fondo Onesti portò avanti anche
la passione per l’atletica, non solo come organizzatore di un evento entrato
nella storia dello sport milanese (e non solo), ma anche come praticante:
appassionato corridore, il dirigente corse tre volte la maratona di New York
avventurandosi anche a Pechino (dove corse i 42,195 km nel 1983) e a San Paolo
del Brasile per la Corrida di San Silvestro 1979.
Con lui spesso c’era anche Aldo Gelosa cui sono affidate poche ma significative in ricordo di
Onesti: “Con lui ho affrontato tutto il percorso vissuto dalla Stramilano, per
noi era il numero uno. Era un uomo corretto e molto umile, ha vissuto una vita
sportivamente pienissima: lo scorso inverno affrontava ancora le piste nere di
Madonna di Campiglio con gli sci da discesa”.
I funerali si svolgono oggi venerdì 21 novembre nella chiesa
di San Gottardo.
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