Nato il 13 marzo 1926, il “presidentissimo”, anima organizzativa della Pasqua del’Atleta, a 89 anni se n’è andato con uno scudetto appuntato idealmente sul petto e lasciando a tutti gli amici dell’atletica il ricordo del bagliore di felicità che gli attraversò gli occhi il 10 gennaio scorso quando l’Atletica Riccardi Milano fu eletta Società dell’Anno alle Premiazioni Regionali della stagione 2014. Tammaro è l’uomo che ha colorato di verde l’atletica a Milano, colui che decise di reclutare panchinari del calcio e giocatori di tennistavolo della Polisportiva Gianni Riccardi per fondare nel 1946 il club di atletica di cui per 69 anni è stato l’unico presidente.
Dire “Riccardi” significa raccontare capitoli importanti della storia dell’atletica milanese: anzitutto dal lato organizzativo, con una manifestazione prestigiosa durata mezzo secolo come la Pasqua dell’Atleta e la fucina di talenti ancora oggi estremamente prolifica come il Ragazzo Più Veloce di Milano; ma anche dal lato agonistico, con i numerosi campioni che hanno indossato la gloriosa maglia verde, atleti del calibro di Gelindo Bordin, Danilo Goffi, Ivano Brugnetti, da Andrea Colombo a Vito Petrella e da Alfredo Rizzo ad Angelo Groppelli. I maggiori risultati di squadra sono arrivati proprio negli ultimi anni con quattro scudetti nella competizione a squadre più prestigiosa, i Campionati italiani di Società Assoluti maschili: a Caorle 2009, a Sulmona 2011, a Modena 2012 e il 28 settembre 2014 proprio all’Arena di Milano, la casa della Riccardi e di Tammaro. Renato, pur molto provato dalla malattia, quel giorno volle esserci, indossando un inappuntabile maglione verde per festeggiare la soddisfazione che gli avevano regalato i suoi ragazzi. L’ultimo sorriso, forse il più grande, di una vita spesa per l’atletica, da dirigente ma prima di tutto da appassionato. Bellissime le sue parole in occasione del 50esimo anniversario della fondazione della sua società, nel 1996:“Ma come, sono già passati cinquant’anni? Quasi quasi non me n’ero neppure accorto!”. E poi, come se fossi salito su un aereo che mi portava in cielo, rivedevo da quell’ altezza il film della storia dei miei 50 anni di Riccardi. Un lungo, bellissimo volo denso di emozioni, di palpitanti partecipazioni a mille battaglie combattute dai ragazzi in maglia verde su tutti i campi di atletica. Volti, nomi, risultati, classifiche, primati, tutto si incrociava, si sovrapponeva, si addensava nel mio cuore pregno di entusiasmo e passione, fino a farlo quasi scoppiare. Gli amici dei primissimi anni, che non mi hanno mai abbandonato, la fede incrollabile che, come cometa nel firmamento, ci indicava la strada da seguire! L’idea di realizzare una società d’atletica aperta a tutte le novità, a tutte le esperienze, libera, soprattutto libera da ogni vincolo e da ogni condizionamento. Mostrare orgogliosi la nostra “povertà”, mai rinnegare le nostre origini, il modo in cui ci siamo messi insieme per confrontarci, per stimolarci. Una povertà che faceva stridente contrasto con la ricchezza delle idee e delle iniziative. Si affrontavano insieme i vari ostacoli, con un coraggio che rasentava l’incoscienza. No, non è presunzione, ma una presa di coscienza di tutto quanto la Riccardi è riuscita a fare in questi anni immolati all’atletica”.
FOTO di Mario Grassi: Renato Tammaro alle Premiazioni Regionali 2014 lo scorso 10 gennaio.