Presso il MIC – Museo Interattivo del Cinema, a Milano, oggi, mercoledì 25 marzo, alle ore 21, Fondazione Cineteca Italiana e lo Studio milanese H-57 – Creative Station presenteranno Cortology. La notte dei corti vincenti, una serata per presentare al pubblico cinque cortometraggi realizzati sulla base delle storie di cinque aspiranti sceneggiatori che lo scorso novembre hanno vinto il contest in occasione di Cortology. Icone che fanno cinema, la mostra-evento composta dalle celebri tavole realizzate con il format delle ministorie targate Shortology. Il concorso per aspiranti sceneggiatori consisteva nel cimentarsi nella scrittura di una sceneggiatura per la realizzazione di un cortometraggio della durata massima di 3 minuti. Il caso, oltre alla fantasia, ha determinato gli elementi fondamentali delle mini storie: il sito forniva infatti, a ciascun partecipante, attraverso un meccanismo simile a quello delle slot machine, una serie casuale di 4 icone shortology con le quali costruire la trama.
Drammatico, sentimentale, thriller, poliziesco: ogni genere cinematografico era ammesso, purché la storia fosse brillante e originale.
Le cinque mini-sceneggiature hanno le trame più disparate: Luca Sorrentino ci narra la storia di una pecora che ha il sogno di diventare regista e che è stata animata in motion graphic dai creativi di H57; Iacopo Carapelli si cimenta in un thriller a sfondo passionale diretto da Francesco Calabrese; Ilaria Floreano, con la regia di Brando De Sica, mette in scena il rapporto morboso e malato fra un padre e un figlio; To Guys firma la regia della sceneggiatura di Emiliano S. Verga, che racconta di un omicidio tanto bizzarro quanto involontario; infine, Enrico Audenino racconta una romantica storia d’amore nata su un tram e diretta da Leone Balduzzi; presenterà la serata e introdurrà i cinque corti il critico cinematografico Gianni Canova.
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H-57 è uno studio milanese che, se fosse un film, sarebbe molto difficile da inquadrare in un genere. Infatti, si occupa di graphic design, tipografia, animazione, advertising e diverse altre cose, tra le quali pubblicare libri come Shortology e Filmology. Sempre con la passione, e quasi l’ossessione, per la qualità del risultato finale. H-57 è stato fondato da creativi provenienti da grandi agenzie internazionali, con la precisa volontà di fornire un servizio di alto livello in un ambiente meno strutturato e più agile. L’idea delle mini-storie illustrate del mondo di Shortology nasce dalla volontà di raccontare i momenti più significativi della Storia e la vita dei personaggi famosi tramite pochi ma azzeccatissimi pittogrammi. Il successo di vendita del primo libro (più di 80.000 copie in tutto il mondo), i prestigiosi premi che ha ottenuto e le ottime recensioni, oltre che la frequentatissima pagina Facebook, hanno portato alla pubblicazione di Filmology: una carrellata sulla storia del cinema tra capolavori assoluti e b-movie di culto, tutti da indovinare (senza guardare le soluzioni). Al successo del libro ha fatto seguito la mostra-evento Cortology. Icone che fanno cinema, tenutasi presso lo Spazio Oberdan di Milano dal 15 al 23 novembre 2014, interamente dedicata alla storia del cinema e composta da installazioni interattive, locandine pazze, pezzi unici, proiezioni multimediali, quiz, giochi e, soprattutto, dalle celebri tavole realizzate con il format delle ministorie targate Shortology, la cui peculiarità consiste nel rappresentare i grandi capolavori del cinema usando solo icone grafiche.
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Matteo Civaschi e Giancarlo Milesi
Matteo Civaschi. Dopo 15 anni in grandi agenzie di pubblicità, nel 2004 crea H-57 con Elena Borghi, e qualche anno dopo coinvolge nel progetto anche Gianmarco Milesi. Appassionato della musica di Mozart e Van Halen, adora il cinema di fantascienza, da Alien di Ridley Scott fino alla saga di Guerre Stellari. I suoi tre gatti sono i suoi assistenti preferiti durante le notti in cui i progetti importanti prendono vita.
Gianmarco Milesi. Nella prima parte della vita decide di diventare, nell’ordine:flautista, giocatore della NBA, chitarrista e infine egittologo. Poi, improvvisamente, scopre il mestiere del copywriter, trovandolo bellissimo e anche divertente. Dopo 12 anni in grandi agenzie di advertising, raggiunge Matteo Civaschi in H-57. Una volta pensionato, diventerà flautista, giocatore della NBA, chitarrista, egittologo.