Se a livello di numeri assoluti, infatti, è sempre Milano a guidare la classifica con 1.617 negozi, è Mantova ad avere il primo posto per densità: con un panificio ogni 1.538 abitanti contro una media di 2.025 a livello lombardo.
All’ultimo posto in classifica c’è la provincia di Monza e Brianza con 2.638 abitanti per ognuno dei 327 panifici presenti.
In posizione di bassa classifica ci sono anche Lodi, Varese, Lecco e Como. Sotto la media regionale invece tutte le altre province.
I “volti di pane” della Lombardia PAGNOTTA DEL CONTADINO (BS) Si tratta del pane dell’antica tradizione rurale bresciana, realizzato con un impasto a base di farina integrale di grano duro “Senatore Cappelli”, farina di grano tenero per agevolare la lievitazione, utilizzo esclusivo di lievito madre e la particolarità è l’aggiunta della polenta fatta con il mais quarantino per mantenere morbido l’impasto, lievitazione minimo 12 ore.
Schiacciatina mantovana
SCHIACCIATINA (MN) Nel mantovano si trova la “Chisolina”, o “Schiacciatina”: è una sottile sfoglia quadrata di pane condito, ottenuta impastando farina di grano tenero, acqua, sale e strutto. Oggi viene usata per colazioni e merende, mentre un tempo rappresentava l’alimento per eccellenza dei contadini. La ricetta della Chisolina risale al Rinascimento, ma a quel tempo si realizzava in forme diverse e veniva cotta sotto la cenere.IL MICCONE (PV) E’ un pane di pasta dura, prodotto con farina di grano tenero, in pezzature di circa 1 chilo: gli altri ingredienti sono l’acqua, il lievito naturale e il sale. Questo pane tradizionale si esalta con salumi artigianali e piuttosto dolci, come la coppa e il famoso salame di Varzi. Il Miccone pavese appartiene alla famiglia dei pani fatti per durare più giorni. Si conserva per oltre una settimana in luogo sano e fresco, ed è molto più buono se si consuma un paio di giorni dopo averlo sfornato
Michetta milanese
LA MICHETTA (MI) La michetta è il tipico panino milanese, nasce nel 1700 e prende spunto dal Kaisersemmel, un pane austro-ungarico che fu introdotto a Milano da funzionari dell’Impero; dato che il clima milanese rendeva questo panino umido e molle, venne studiata una ricetta alternativa, togliendone la mollica e rendendolo più leggero. Anche il suo nome risale a quel periodo, dal diminutivo che i milanesi utilizzavano per indicare il Kaisersemme, detto, appunto, mica o michetta. La sua particolarità, oltre la forma a rosetta è l’interno quasi privo di mollica, vuoto, o meglio, soffiato.Pane di segale della Valtellina
PANE DI SEGALE DELLA VALTELLINA (SO) Pane rustico di antica tradizione valtellinese a forma di ciambella di diametro di 15/20 centimetri croccante e di lunga durata. Ingredienti: farina di segale 50%, farina tipo “0”, lievito di birra, sale, acqua.
La garibalda
LA GARIBALDA (BG) La Garibalda (il nome richiama Bergamo Città dei Mille) è il nuovo pane, dall’aspetto rustico e dal sapore piacevole, espressione del territorio bergamasco, che deve la sua origine a un recente concorso indetto dalla Associazione Panificatori e dalla Camera di Commercio. Viene prodotto in pezzature da circa 70 grammi e da circa 600 grammi utilizzando quattro tipi di farine: semola rimacinata di grano duro, integrale, gialla ”fumetto”, di grano saraceno integrale.